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Pubblichiamo la lettera che il Ministro Lollobrigida ha voluto rivolgere, tramite le pagine della rivista Produzione&Igiene Alimenti, direttamente ai Tecnologi Alimentari, a seguito dell’incontro e della proficua discussione che il Presidente Lorenzo Aspesi ha avuto con il Ministro lo scorso gennaio. In quella sede si sono aperte le porte alla collaborazione nella semplificazione e sussidiarietà in cui la professione di TA può ricavare interessanti opportunità per supportare l’evoluzione dell’industria alimentare verso nuovi orizzonti.

"Ritengo che governare la Nazione, specialmente in quest’epoca, significhi anche confrontarsi con sfide cruciali. Le crisi multiple, la situazione geopolitica e l’instabilità dei mercati sono solo alcune delle questioni prioritarie che il Governo Meloni sta affrontando con un impegno quotidiano. Ci sono poi minacce meno visibili, ma che ci vedono in prima linea nel contrasto ai loro effetti. Solo per rimanere ai fatti degli ultimi mesi, abbiamo visto come i prodotti italiani e di conseguenza la nostra economia, siano stati oggetto di attacchi continui. Si pensi al Nutriscore, un sistema di etichettatura che indurrebbe i cittadini a pensare che la diet coke sia più salutare di un pezzo di parmigiano. Oppure si pensi alla questione dell’etichettatura del vino, con l’Irlanda capofila di un orientamento – e di, conseguenza, di una regolamentazione – per cui sulla bottiglia andrebbe specificato che quel prodotto nuoce alla salute, come si fa attualmente con le sigarette. Non dimentichiamo poi, la battaglia che abbiamo vinto a livello europeo, ottenendo che il vino e la carne non siano considerati tra gli elementi dannosi per la salute. Nel frattempo, vediamo all’orizzonte la possibilità che si introducano su larga scala i cibi sintetici, come la carne prodotta in laboratorio. Fenomeno che noi continueremo a contrastare con ogni mezzo. 

Finora, con fermezza, siamo riusciti a respingere al mittente questo tipo di attacchi. È fondamentale però che l’attenzione resti alta su tutti i fronti. 

La scelta di inserire “Sovranità alimentare” all’interno della denominazione del Ministero dell’Agricoltura non è certamente casuale. È piuttosto la precisa volontà di valorizzare e proteggere la nostra identità, il nostro modello produttivo e le nostre tradizioni. 

Questi valori sono alla base dell’azione del Governo Meloni e lo dimostrano i fatti. Nell’ultima legge di Bilancio – nonostante una grossa parte delle risorse a disposizione fosse da destinare al contrasto del caro energia – siamo riusciti ad assegnare risorse importanti al comparto. Ad esempio, con il Fondo per la Sovranità alimentare stanziamo 100 milioni di euro per sostenere, aiutare e rilanciare i prodotti e le filiere nazionali più in difficoltà, anche valorizzando i prodotti che rischiano di scomparire, importanti per la biodiversità, che invece dobbiamo difendere. Ricordo poi l’istituzione di un fondo di 225 milioni di euro per l’innovazione, che servirà a incrementare la produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili che possano ottimizzare le risorse e aumentare la sostenibilità. In aggiunta a queste misure, in manovra c’è tanto altro. Ma la sfida di questo governo va ancora oltre le leggi di Bilancio. Noi siamo qui per promuovere una nuova cultura dell’agroalimentare e per farlo dobbiamo partire dalla formazione. Proprio di recente abbiamo siglato al Masaf il Protocollo d'intesa tra la Rete Nazionale degli Istituti Agrari e l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA). L'obiettivo è quello di favorire la conoscenza in ambito agroalimentare, la diffusione di dati e informazioni sul settore e di fornire agli studenti delle occasioni di formazione e orientamento sui servizi che ISMEA mette a disposizione dei giovani. Più nel dettaglio la collaborazione si sostanzierà nel coinvolgimento diretto degli studenti degli Istituti Tecnici aderenti alla Rete nelle attività organizzate da ISMEA, anche in occasione di eventi e fiere in Italia e all'estero, attraverso l'attivazione di percorsi di orientamento e giornate formative sui servizi di ISMEA a sostegno dell'imprenditorialità in agricoltura nonché mediante l'organizzazione di study visit presso aziende agricole che hanno attivato uno dei servizi offerti. 

Il Governo Meloni è al fianco degli operatori del settore dell’agroalimentare e supporta chi – con passione e idee innovative – vi si avvicina. È nostra convinzione che, per dare forza alle filiere nazionali anche nell’ottica della sussidiarietà, si dovrà mantenere e rafforzare la rete di relazioni con il mondo delle professioni tecniche, come quella dei Tecnologi Alimentari. In questo senso, sono soddisfatto per l’incontro che ho avuto di recente con i rappresentanti dei Tecnologi Alimentari stessi, dei Dottori agronomi e forestali, dei Periti agrari e degli Agrotecnici, alla presenza dell’onorevole Marta Schifone, Capo dipartimento di Fratelli d’Italia per le libere professioni.

Solo così, lavorando insieme per promuovere la conoscenza del settore agroalimentare, sviluppando nuove competenze, innovando e avvicinando i giovani, si crea la miglior difesa contro le minacce che minano la qualità dei prodotti italiani e il futuro dei nostri produttori. È quello che stiamo facendo e che continueremo a fare".

Francesco Lollobrigida 
Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste