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ll “Piano nazionale di controllo ufficiale dei materiali e degli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari anni 2023-2027 (prot. 0050394-28/12/2022-DGISAN-MDS-P)”, ha l’obiettivo di organizzare un sistema efficace che garantisca la sicurezza dei prodotti alimentari.

Da parte italiana la soddisfazione è pressoché unanime, sia da parte delle associazioni di categoria che dei partiti politici che sono riusciti a fare gioco di squadra chiedendo e ottenendo importanti modifiche al testo che era inizialmente stato approvato in commissione. Il regolamento approvato prevede l’esenzione degli obblighi di riuso per i Paesi che hanno l’85% di quota riciclo degli imballaggi interessati.

Era uno degli obiettivi prioritari per il settore vitivinicolo che fosse evidenziata la distinzione: la Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare(COMENVI) ha ora ribadito che è il solo abuso di bevande alcoliche e non il semplice consumo che comporta un fattore di rischio per la salute.

Novità importante per il Made in Italy e per evitare il ripetersi di casi come quello del Prosek o l’aceto balsamico sloveno o cipriota. Con l’accordo raggiunto in Europa in merito alla riforma delle regole su DOP e IGP sarà sempre indicato il nome del produttore sulle etichette. Le nuove regole non sono retroattive.

La pietra dello scandalo va collocata nel 2020, quando gli emendamenti presentati al Parlamento Europeo vennero bocciati: all’assemblea era stata sottoposta la spinosa questione relativa alla confondibilità dei prodotti carnei con i prodotti a base di proteine vegetali che, sfruttando in modo asseritamente illegittimo il traino dei primi, stavano prendendo piede tra i consumatori.

È l'ultimo atto necessario per il conseguimento della milestone MIMIT del PNRR. Sarà più facile innovare e fare trasferimento tecnologico.

Le filiere interessate e gli europarlamentari direttamente impegnati sul tema hanno ribadito l’importanza di modificare l’approccio da cui si è partiti nel redigere il regolamento europeo sugli imballaggi (PPWR), sollecitando una normativa europea sul packaging alimentare “equilibrata, consapevole, basata su elementi e studi scientifici”.

Entro i primi mesi del 2024 arriveranno le nuove regole a cui sta già lavorando la Commissione europea: il nuovo regolamento vieterà l'uso del bisfenolo A nei materiali a contatto con gli alimenti, compresi la plastica e gli imballaggi rivestiti, come le lattine di conserve.

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato 300 milioni di euro a valere sul "Fondo per il sostegno alla transizione industriale", con l’obiettivo di sostenere i programmi di investimento delle imprese nella tutela ambientale.

Determinare la provenienza di un prodotto alimentare non è così scontato quando le materie prime e gli ingredienti attraversano lunghi tragitti o vengono miscelati in prodotto prima di arrivare in sullo scaffale. Eppure, i consumatori sono più che mai interessati a capire da dove proviene il loro cibo e cosa c'è dentro.

Istituire un sistema unico di certificazione, riorganizzare l’apparato di vigilanza, rendere effettiva la cooperazione con e fra le Autorità competenti e tanta innovazione digitale e semplificazione. Questi i punti chiave che FederBio pone al centro della proposta di riforma del sistema di certificazione di settore trasmessa al Sottosegretario D’Eramo e agli assessori regionali all’agricoltura.