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Food Safety
Sicurezza&Qualità

I legami tra cambiamento climatico e sviluppo sostenibile sono forti, dice la WHO. Si prevede infatti che il fenomeno interesserà tutti anche se i paesi poveri e in via di sviluppo saranno tra quelli più colpiti e meno in grado di far fronte agli shock.  

Un problema di food safety e food security

Una delle conseguenze di cui più spesso si parla riguarda la compromissione della disponibilità di cibo (food security) per tutti. Si parla meno di food safety invece. Eppure i cambiamenti a lungo termine di temperatura, umidità, precipitazioni e frequenza degli eventi meteorologici estremi stanno già influenzando le pratiche e la produzione agricola e la qualità nutritiva delle colture alimentari. Inoltre, le modifiche nel metabolismo dei microrganismi potenzialmente tossici o nocivi potrebbero influenzare l’intensità e la comparsa di alcune malattie trasmesse da alimenti. Come stiamo affrontando tutto ciò?

Efsa ha inaugurato nel 2018 il progetto CLEFSA, che ha lo scopo di sviluppare metodi e strumenti per individuare e definire i rischi emergenti per la sicurezza degli alimenti e dei mangimi, la salute delle piante e degli animali, i rischi biologici, i contaminanti e la qualità nutrizionale connessa ai cambiamenti climatici. 

In tema di contaminanti, molti fenomeni osservati annoverano fra le possibili cause il cambiamento climatico. Temperatura e umidità sono i principali indiziati per quanto riguarda la crescita fungina, l'infezione delle colture e la tossicità delle tossine eventualmente prodotte, che possono entrare nella catena alimentare attraverso colture e mangimi (cereali, legumi, frutta a guscio). Un pericolo emergente è poi legato alle miscele di micotossine per cui si stanno iniziando a valutare gli effetti sull’uomo e sugli animali. L’ambiente marino è interessato per la disponibilità di fitoplancton, microalghe indispensabili al nutrimento di pesci e altre forme marine. Alcune di queste alghe però sono tossiche e mettono a rischio la sicurezza dei frutti di mare.

Rimane comunque difficile valutare le perdite delle colture a livello globale. Il cambiamento climatico si inserisce, inoltre, in un quadro più ampio di cambiamento globale al quale contribuiscono fenomeni su scala planetaria causati da cambiamenti sociali quali l'intensificazione del commercio globale, modifiche nei sistemi di produzione agricola e cambiamenti nelle tendenze dei consumatori. Oggi abbiamo un movimento enorme di merci e persone che favoriscono l’introduzione casuale di microrganismi o insetti da zone diverse dalla nostre; questo è uno dei temi che affronta Efsa nella valutazione del rischio per i patogeni da quarantena. Gli Stati membri dovranno avviare campagne di informazione ma anche predisporre piani di emergenza, simulazioni e piani d'azione per l'eradicazione di tali organismi nocivi. Sono stati 38 gli organismi più pericolosi individuati per l'Unione – ma la Commissione ne ha segnalati 20 - selezionati sulla base della probabilità di diffusione, di insediamento e delle conseguenze. Oltre agli effetti diretti sulla produzione, sono responsabili di effetti indiretti significativi su numerosi settori economici a monte o a valle.

L'UE e gli Stati membri si stanno impegnando a trasformare l'Europa in un'economia a basso consumo energetico e a basse emissioni di carbonio entro il 2050. Il quadro di azione per il clima nell'UE include inoltre strategie per la sicurezza di alimenti e mangimi. Non è più solo una questione di prospettiva ma è un problema ormai entrato nell’agenda quotidiana degli operatori di tutte le filiere agroalimentari; il tempo del dubbio sembra proprio finito.

Francesca De Vecchi

Tecnologa alimentare OTALL e divulgatrice scientifica