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La recente giornata mondiale del pane, celebrata il 16 ottobre, è stata l’occasione per Italmopa, l’Associazione Industriali Mugnai d’Italia che rappresenta l’Industria molitoria italiana per rimarcare la forza e l’importanza di un settore che riveste un ruolo fondamentale nel nostro Paese.

Lo scopo di questo studio è definire le proprietà sensoriali e meccaniche desiderabili che un pane destinato ai consumatori anziani dovrebbe avere e capire se i prodotti attualmente presenti sul mercato italiano soddisfano i requisiti desiderati.

Mai così tanti dolci e gelati Made in Italy sulle tavole mondiali, con le esportazioni che fanno segnare il record storico nel 2022 con circa 9 miliardi di euro grazie a un incremento del 18% in valore.

La valutazione della qualità dei prodotti alimentari mediante misurazioni elettriche ha attirato l’attenzione degli scienziati del settore alimentare per la sua semplicità e per la sua non distruttività.

La microestrazione in fase solida per spazio di testa statico (HS-SPME) accoppiata al naso elettronico basato sulla spettrometria di massa (MS-eNose), in combinazione con l’analisi statistica multivariata è stata utilizzata come metodo per l’autenticazione rapida della pasta di grano duro 100% italiano.

Le strategie globali che promuovono un’alimentazione sana raramente hanno avuto successo a causa della resistenza posta alla modifica delle preferenze alimentari dei consumatori. In questo scenario, l’aggiunta di composti bioattivi ad alimenti molto consumati, come la pasta, rappresenta un’opportunità per promuovere stili di vita più sani attraverso prodotti funzionali, senza modificare drasticamente le abitudini delle persone.

Gli aromi, nonostante occupino una posizione terminale nella lista degli ingredienti, sono quasi ubiquitari nella maggior parte degli alimenti, salvo qualche illustre eccezione in prodotti caseari e nel cacao amaro per esempio. Un universo che presenta regole ben precise dal punto di vista normativo e in continua evoluzione come vedremo nel prosieguo dell’articolo, ma anche un settore estremamente aperto all’innovazione in ambito tecnologico per cercare di cogliere le possibilità di sviluppo future senza snaturarsi e perdere la tradizione che rappresenta un forte valore aggiunto.

La pandemia da Covid-19 ha colpito pesantemente anche le principali aziende alimentari italiane, obbligandole ad affrontare con strumenti inediti la delicata fase emergenziale, rafforzando le procedure di prevenzione e sicurezza per evitare la diffusione del virus. Abbiamo chiesto ai responsabili del gruppo parmense di raccontarci la loro esperienza.

Oltre un milione di quintali di grano duro italiano sarà impiegato da alcune delle più importanti industrie molitorie del nostro Paese per la produzione di pasta 100% italiana, valorizzando il grande lavoro delle aziende agricole. È quanto comunica CAI - Consorzi Agrari d’Italia, primo hub della produzione organizzata in Italia, che in queste settimane è impegnata a rinnovare i contratti di filiera per i cereali gestiti nelle proprie strutture.

La necessità di gestire i potenziali rischi degli alimenti allergenici nei locali di produzione alimentare può essere fronteggiata in vari modi, ad esempio attraverso programmi relativi ai prerequisiti (PPR) e poi tramite l'integrazione nel sistema Haccp aziendale.

I mercati esteri hanno spinto i ricavi, con l'Italia in leggero regresso.