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Il cambiamento climatico con l’aumento delle temperature, la siccità e il moltiplicarsi degli eventi estremi hannoprovocato nel 2022 danni in agricoltura che superano i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale, in un momento particolarmente difficile per l’approvvigionamento alimentare del Paese per l’aumento esponenziale dei costi di produzione dovuto al caro energia.

Le emissioni globali di CO2 fossile sono aumentate del 5,3% nel 2021 rispetto al 2020, raggiungendo quasi i livelli pre-pandemia del 2019, secondo il rapporto 2022 sulle emissioni di CO2 di tutti i paesi del mondo, compilato dal JRC, dall’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) e dal Agenzia olandese per la valutazione ambientale (PBL).

Per combattere il caro bollette e ridurre la dipendenza di gas dall’estero arriva il primo carburante green dalla mucca alla pompa, valorizzando il ruolo dell’agricoltura nella transizione energetica del Paese in un momento di drammatica crisi. A darne annuncio è la Coldiretti in occasione della giornata conclusiva del XX Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione.

Anche quest’anno nessuno Stato tra quelli considerati dal report raggiunge le performance necessarie a contrastare la crisi climatica. Italia sempre al centro della classifica, al 29° posto. Danimarca, Svezia, Cile, Marocco e India in testa. Iran, Arabia Saudita e Kazakistan ultimi. USA e Cina, principali responsabili delle emissioni globali, nelle posizioni di retroguardia.

Sicurezza alimentare e transizione ecologica sono un binomio possibile grazie al ruolo delle tecnologie, che hanno fatto ingresso nel settore primario e della trasformazione con una visione innovativa e sostenibile.

Entro il 2030 l’Italia dovrà ridurre le emissioni di gas serra nei settori di agricoltura, trasporti, edifici e piccola industria del 43,7% rispetto al 2005. Il target stabilito a livello nazionale attualmente è del 33%.

Il Comune di Milano, capofila del progetto europeoFood Trails, e l’hub di innovazione italiano Cariplo Factory, lanciano oggi il bando rivolto a startup e Piccole Medie Imprese (PMI) con l’obiettivo di individuare soluzioni innovative con cui migliorare la sostenibilità dei sistemi alimentari di 11 città europee.

Nel primo anno della pandemia da Covid-19 nell’Unione europea lo spreco alimentare domestico ha superato quello delle industrie. E la strada per dimezzare gli sprechi alimentari, obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sembra più lunga. Per l’esattezza, si attesta al 71% del totale lo spreco alimentare delle famiglie, della ristorazione e del commercio al dettaglio, mentre quello dei settori della produzione e della trasformazione contribuisce con il restante 29%. I dati sono quelli elaborati nel primo monitoraggio sui rifiuti alimentari, distinti per settore, pubblicato il 25 ottobre 2022 dall’Istituto di ricerca europeo, con l’esclusione degli sprechi prodotti dagli alimenti non raccolti o non autorizzati alla commercializzazione.

Presentato oggi a Parma il primo report sulla sostenibilità di Federalimentare relativo alle attività svolte nel 2021, predisposto con il supporto di Deloitte. Volto a illustrare l’impegno della Federazione riguardo alla sostenibilità, da intendersi nella sua più ampia accezione, il report è stato presentato nell’ambito di CibusTec Forum, alla presenza di Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare, Franco Amelio, Deloitte Sustainability Leader, Paolo Andrei, Rettore università Parma e Antonio Matonti, Direttore Affari Legislativi Confindustria.

Di fronte alla crisi climatica siamo spesso portati a considerarci impotenti e a demandare alle decisioni delle istituzioni e delle aziende. Invece ogni scelta che facciamo ha ripercussioni non solo dirette, ma anche indirette sulle emissioni totali di gas serra, orientando l’economia, e quindi può favorire la lotta al cambiamento climatico.

Questo mese ha visto l’adozione di una proposta della Commissione europea per nuove regole vincolanti che trasformeranno il modo in cui verranno utilizzati i pesticidi in Europa. Andrew Owen-Griffiths, capo dell’unità Piante e prodotti organici presso la DG SANTE, discute come queste nuove regole proteggeranno la salute e l’ambiente.