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I consumi nel 2023 hanno raggiunto i 321 miliardi di euro segnando un + 4% rispetto al periodo pre-Covid. Le visite complessive sono però diminuite del 10% rispetto al 2019, con importanti differenze tra gli Stati presi in esame: il calo risulta è stato addirittura del 19% nel Regno Unito, dell’11% in Germania e del 9% in Francia. Meglio le cose in Italia con meno 5% e Spagna, meno 4%.

A fornire questi dati Circana, la società nata dalla fusione di IRI- Information Resources, Inc. e il gruppo NPD, che ha presentato durante il SIGEP di Rimini informazioni sul consumo del foodservice dei cinque principali paesi europei: Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito.

Jochen Pinsker, vicepresidente senior Foodservice Europe di Circana nel presentare le principali evidenze dello studio ha specificato come a livello generale l’inflazione e la riduzione del potere di acquisto abbiano portato i consumatori a ridurre gli item, a spostarsi verso acquisti più accessibili e a cercare le promozioni più convenienti.
Per l’anno appena iniziato Circana presume una ulteriore crescita del 6% che porterà il foodservice a 340 miliardi di euro complessivi nei cinque Paesi analizzati. Buone notizie anche per le visite, che aumenteranno: anche se non raggiungeranno i livelli pre-Covid, si stima una crescita del 2% rispetto al 2023. Tra i driver di sviluppo spiccano i consumi a casa, la digitalizzazione, la dimensione della socializzazione e tutto ciò che è benessere e salute.

Matteo Figura di Circana Foodservice ha invece illustrato l’evoluzione dei consumi del fuori casa nel nostro Paese. Nonostante un rallentamento nel quarto trimestre, il 2023 ha chiuso in positivo con una crescita del 4,4%. Le abitudini di consumo prepandemia sono state quasi del tutto recuperate e il traffico complessivo fuori casa si è attestato sui 69 miliardi di euro. In crescita sia i consumi di dolce che di salato. Va bene il mondo del gelato, così come quello delle torte e dolci e dei prodotti da forno. Per il salato invece, le performance migliori si registrano per prodotti come verdure, patate, salatini e snack e pizza. Crescono anche caffè e bevande gassate.