Secondo il rapporto ISMEA l’agroalimentare italiano migliora l'autosufficienza, ma resta alta la dipendenza da importazioni in filiere chiave. In ogni caso una maggiore apertura internazionale ha favorito i rapporti commerciali con l'estero e una più solida struttura produttiva e logistica che ha alzato il grado di autonomia delle forniture rispetto ai fabbisogni alimentari.

Si tratta di contributi del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che fanno parte del cosiddetto Fondo innovazione. Le domande possono essere caricate e pre-convalidate sul portale ISMEA. La convalida e la presentazione è fissata per il 18 dicembre.

L'Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura ha archiviato un 2023 positivo, con un utile di 16,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 10,6 milioni conseguiti nel 2022. Da segnalare anche l'aumento degli investimenti diretti, soprattutto titoli di Stato e obbligazioni societarie.

Dal valore pre-pandemia di 85 miliardi di euro (2019) e dopo la caduta a 53 miliardi nel 2020, si è assistito a una progressiva ripresa: 68 miliardi nel 2021 fino ai 99 miliardi di euro di valore nel 2023, mentre per il 2024 c’è una previsione a 101 miliardi. I dati Tradelab sui consumi Food&Beverage.

La produzione europea di uva da tavola di quest'anno non è particolarmente abbondante dal punto di vista quantitativo ma ha un ottimo profilo qualitativo. A dirlo è l’ultimo rapporto ISMEA che, nell’ambito delle ricorrenti analisi sulle tendenze della frutta fresca, ha dedicato uno specifico focus a questo prodotto.

Un’indagine promossa da Fondazione Banco Alimentare svela che in un anno sono state salvate 637.730 tonnellate di eccedenze, di cui 218.937 tonnellate donate a scopo sociale.In Italia ci sono 7.600 organizzazioni territoriali convenzionate (mense, centri di accoglienza, case-famiglia, etc.) che offrono aiuto alimentare a 1.800.000 persone in difficoltà.

Se sarà confermato il trend dei primi sette mesi dell'anno (+9,3%), l’export di settore raggiungerà a fine 2024 un livello mai raggiunto prima. Federalimentare segnala come l’export dell’industria alimentare Made in Italy sfiori il +10% nei primi sette mesi dell’anno (+9,3%) e punti a raggiungere i 57 miliardi a fine 2024.

I risultati sono frutto di un’analisi di Coldiretti sui nuovi dati Istat relativi al commercio estero nei primi otto mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2023: l’export agroalimentare realizza un’ottima performance con una crescita dell’8% nel 2024 in controtendenza rispetto al dato generale, che vede invece una sostanziale stagnazione dei movimenti (-0,6%).

Il programma comprende talk, degustazioni e intrattenimento. Ci sarà anche un focus dedicato ai valori e ai benefici della dieta mediterranea bio il 19 ottobre, a Palazzo Re Enzo, nel cuore di Bologna, durante l’evento dedicato al biologico italiano.

Crescono le esportazioni, con la conferma dell’UE come meta principale di destinazione. Bene anche le importazioni. Dati positivi per quasi tutti i prodotti, in particolare per vini (dopo un periodo negativo), formaggi, olio e derivati dei cereali.

Un’occasione per il settore di migliorare la formazione, le condizioni lavorative e la comunicazione attraendo nuove generazioni e superando anche alcuni pregiudizi legati a una percezione negativa della professione. Il nuovo Rapporto di UGL Agroalimentare settore Pesca dedicato a "Ricambio generazionale e formazione: orientamenti e pregiudizi degli italiani sull’occupazione nel settore pesca e acquacoltura". Le nuove generazioni potrebbero portare innovazione tecnologica (25,8%) e una maggiore attenzione all’ambiente (35,3%)