È operativo dal 20 gennaio 2025 il Regolamento UE 2024/3190 che ne vieta l’uso nella fabbricazione di materiali e oggetti destinati ad entrare in contatto con gli alimenti (MOCA); restrizioni anche per l’utilizzo di altri bisfenoli pericolosi. Il divieto di BPA sostituisce le precedenti normative e rappresenta un passo importante per tutelare la salute dei consumatori e ridurre l’esposizione a sostanze chimiche dannose.

Anche se non mancano le polemiche e i dubbi di molti, la Commissione europea ha autorizzato all'immissione in commercio della polvere di larve intere di Tenebrio molitor (larva gialla della farina) trattata con raggi UV, inserendola tra i 'nuovi alimenti' (novel food) dell'Ue.

Lo scorso mese di dicembre il Senato ha approvato definitivamente, con 77 voti favorevoli e 40 contrari, la Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 con un’importante novità per quel che riguarda il riporzionamento dei prodotti preconfezionati.

Una interessante pronuncia della Corte di Giustizia UE (sez. 7° del 22/02/2024 nella causa C-745/22) in merito alle sostanze utilizzabili come decontaminanti nella produzione di alimenti di origine animale. La vicenda trae spunto da una controversia tra una società con sede nei Paesi Bassi e l’organismo unico di controllo alimentare Greco. 

Il nuovo Regolamento UE 2024/1987 applicabile dal 1o luglio 2025 fissa nuovi limiti per i prodotti alimentari alla luce delle risultanze degli studi EFSA. Gli alimenti che sono stati legalmente immessi sul mercato anteriormente alle date riportate nel regolamento possono rimanere sul mercato fino al termine minimo di conservazione o fino alla data di scadenza.

Con il termine “greenwashing” si intende l’impiego di asserzioni ambientali ingannevoli o informazioni ingannevoli sulle caratteristiche sociali dei prodotti o delle imprese degli operatori economici o i marchi di sostenibilità non trasparenti e non credibili. Tra i divieti, l’esibizione di marchi di sostenibilità non basati su un sistema di certificazione o non stabiliti da autorità pubbliche, e le asserzioni ambientali generiche a meno che non possa essere dimostrata un’eccellenza riconosciuta delle prestazioni ambientali.

Anche un prodotto vegetale può essere chiamato salsiccia o bistecca. Lo ha deciso la Corte dell’Unione Europea con una sentenza che ha sorpreso molti: sul tema è intervenuta ai primi di ottobre dopo essere stata chiamata in causa da alcune associazioni francesi attive nel settore vegetariano/vegano.

Il Consiglio Ue ha dato il via libera definitivo alle prime norme al mondo sull'intelligenza artificiale che mira a promuovere lo sviluppo e l'adozione di sistemi sicuri e affidabili nel mercato unico da parte di attori sia pubblici che privati.

Il Parlamento europeo ha approvato lo scorso febbraio il nuovo Regolamento UE sulle indicazioni geografiche (IG). Frutto di una lunga negoziazione tra istituzioni e parti sociali. Il documento rappresenta una novità perché è un testo unico, che riunisce vini, bevande spiritose e prodotti agroalimentari a indicazione geografica, prima articolati in diversi provvedimenti.

Adesso è legge. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dal 20 maggio entrano ufficialmente in vigore le nuove regole e le relative pene e sanzioni, più severe del passato, che arrivano a prevedere anche fino a 10 anni di carcere per alcune fattispecie di reati. E per le imprese colpevoli multe salate, anche fino al 5% del fatturato.

L'Eurocamera ha approvato con 476 voti a favore, 129 contrari e 24 astenuti l’accordo che che era stato raggiunto a marzo. Nelle prossime settimane i singoli governi dovranno dare l’ok finale per chiudere definitivamente il procedimento.