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Il Parlamento UE ha approvato un importante emendamento a sostegno delle Indicazioni Geografiche nelle forniture della pubblica amministrazione.

Il Parlamento europeo ha approvato in seduta plenaria il mandato negoziale sulla proposta di regolamento per rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare, includendo un emendamento che introduce priorità per i prodotti con Indicazione Geografica (DOP/IGP) nelle forniture della pubblica amministrazione. Nel testo votato (532 favorevoli, 78 contrari, 25 astensioni), gli Stati membri sono invitati a garantire che i contratti pubblici per prodotti agricoli e alimentari privilegino in particolare prodotti UE locali e stagionali, con priorità a quelli a Denominazione di Origine o Indicazione Geografica.

Secondo il mandato, la misura mira a promuovere qualità, sostenibilità e tracciabilità, rafforzando il legame tra filiere e territori e sostenendo il reddito degli agricoltori attraverso strumenti di mercato più equi. L’emendamento sulla “pubblica amministrazione che dà priorità ai prodotti con IG” è parte del pacchetto di modifiche alla normativa PAC che punta anche a contratti scritti obbligatori e a regole più chiare su etichettatura e pratiche commerciali.

Per capire l’importanza del provvedimento bisogna considerare che oggi gli appalti pubblici rappresentano circa il 14% del PIL dell’UE e sono considerati una leva strategica per innovazione, sostenibilità e occupazione.

I prossimi passi, che prevedono negoziati con il Consiglio per definire nel dettaglio il testo finale, inizieranno martedì 14 ottobre 2025.

Cesare Baldrighi, Presidente Origin Italia ha espresso così la soddisfazione del settore: “Accogliamo con favore questo passaggio del Parlamento europeo: riconoscere una corsia prioritaria alle DOP e alle IGP negli appalti pubblici significa valorizzare qualità certificata, trasparenza e radicamento territoriale. È un segnale concreto per l’intera filiera e per i consumatori europei.”

Un’altra proposta correlata interessante è il Buy European and Sustainable Act, sostenuta da diverse forze politiche europee: mira a promuovere prodotti “Made in EU” e sostenibili negli appalti pubblici, a contrastare la concorrenza sleale da USA e Cina e, secondo i proponenti, potrebbe generare 50.000 nuovi posti di lavoro e ridurre le emissioni di CO₂ di 2,2 milioni di tonnellate all’anno.

Fonte: Origin Italia e altre fonti

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