Tra i diversi microrganismi annoverati come “patogeni alimentari”, ovvero capaci di procurare una “Malattia a Trasmissione Alimentare” (MTA) a seguito di ingestione di alimenti da essi contaminati, la Listeria monocytogenes (Lm) non è la più frequente e diffusa, ma è di certo la più temuta dall’OSA e da chi si occupa di sicurezza alimentare: il 20-30% dei casi di listeriosi sono fatali.

Sono state analizzate in maniera approfondita le caratteristiche e la presenza di Listeria monocytogenes; è stata anche esplorata la presenza di stafilococchi coagulasi-positivi al dettaglio. La ricerca ha effettivamente rintracciato la presenza del patogeno, ma con una bassa concentrazione.

Il MASAF ha comunicato recentemente un importante accordo che punta a rafforzare il contrasto alle frodi e ai crimini alimentari. Si tratta di un Memorandum of Understanding che stabilisce e definisce una cooperazione bilaterale tra l'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (ICQRF) e la Food Standards Agency (FSA) del Regno Unito.

La modificazione della superficie con plasma freddo, l’utilizzo di sensori a fluorescenza in fibra ottica, di un sensore bayesiano in combinazione con gli ultrasuoni, di formulazioni a base di ozono e il recupero di agenti detergenti dalle acque reflue sono alcune soluzioni per migliorare il sistema di pulizia CIP.

Ecco le principali novità contenute nel provvedimento, tra cui il reato di “frode alimentare”. Il DDL è composto da 18 articoli e introduce nuove sanzioni sia penali che amministrative per chi viola le normative in ambito alimentare, mettendo in atto misure dirette per proteggere il Made in Italy e garantire la qualità dei prodotti.

Un caso di studio sul monitoraggio ambientale i cui programmi (EMP) sono utili per verificare i controlli igienico-sanitari generali e raccomandati come misure di verifica per garantire che il piano di analisi dei rischi dei punti critici di controllo funzioni in modo efficace.

Sono adatti alla trasmissione di informazioni grazie alla loro ampia capacità di archiviazione dei dati e al rapido accesso alle informazioni stesse sulla tracciabilità, valutazione della qualità degli alimenti confezionati, prevenzione della contraffazione e azioni di promozione. Gli ostacoli da superare riguardano il basso interesse dei consumatori, gli elevati costi tecnici, i costi marginali e il sovraccarico di informazioni.

I settori in cui l’intelligenza artificiale può fare la differenza sono molti: dall’approvvigionamento di materie prime all’agricoltura di precisione, dalle diverse fasi produttive alla rintracciabilità, dalla logistica in tutte le sue fasi fino alla catena distributiva.

È un insieme di standard internazionali per gli alimenti, le bevande e gli ingredienti alimentari, sviluppato congiuntamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) con lo scopo di proteggere la salute dei consumatori e garantire pratiche commerciali eque nel settore alimentare su scala globale.

Nella prevenzione delle contaminazioni anche l’ambiente gioca un ruolo cruciale, le infrastrutture installate, gli impianti, i muri, l’aria. Tutti questi elementi rientrano nell’ambito dei prerequisiti, definiti come condizioni ambientali e operative di base di un’azienda alimentare, necessarie per produrre alimenti sicuri. Il programma di prerequisiti, invece, contiene prassi e condizioni di prevenzione che includono tutte le corrette prassi igieniche, oltre che procedure quali la formazione del personale e la rintracciabilità.

Il fabbisogno nazionale di frumento duro si attesta annualmente sui 6,5 milioni di tonnellate destinate per la maggior parte all’industria della pasta, mentre in Italia ne vengono prodotti circa 4 milioni, occorre quindi necessariamente importare mediamente 2,5 milioni di tonnellate.