Mancano studi disponibili che riassumano l’effetto dei batteri dell’acido acetico (AAB) e della fermentazione ossidativa sui polifenoli e l’attività antiossidante negli alimenti fermentati di origine vegetale.

Sani ma anche gustosi e nutrienti, e meglio se plant based. Sono questi gli alimenti più di tendenza per il nuovo anno secondo KoRo che ha fatto una raccolta, sovrapponendo i trend di Instagram e TikTok con studi scientifici. Secondo le previsioni nella dieta degli italiani faranno il loro ingresso sempre più alternative vegetali alle proteine animali, cibi fermentati, piccanti e speziati, e diverse alternative alla caffeina.

Il progetto è promosso dal settore lattiero-caseario dell'Alleanza delle Cooperative Italiane e realizzato da Confcooperative con l’intento di migliorare la fiducia nei confronti dei prodotti lattiero caseari e di sostenerne il consumo.

Un recente Report pubblicato dall’EFSA (ne abbiamo parlato nel dettaglio qui) ha posto l’attenzione sull’aumento delle contaminazioni batteriche nei molluschi bivalve. Si tratta di alimenti di origine animale largamente consumati; costituiscono una importante risorsa economica soprattutto per le regioni costiere, ma possono essere anche pericolosi vettori di Malattie a trasmissione alimentare (MTA), specialmente se consumati crudi o poco cotti. Inoltre, gli effetti prodotti dai cambiamenti climatici e la resistenza agli antibiotici impongono un controllo mirato e più stringente per contenere il rischio per il consumatore.

Seguire una dieta mediterranea biologica riduce i rischi di contrarre malattie cardiovascolari, diabete e tumori, grazie a un complessivo effetto immunomodulante e detossificante: crescono i livelli di antiossidanti, diminuisce l'infiammazione generale dell'organismo, si abbassa il rischio cardiocircolatorio. La conclusione della prima tappa dello studio su volontari sani condotto dall'Università di Roma Tor Vergata e guidato dalla Prof.ssa Laura Di Renzo, che si contraddistingue per una importante e dettagliata raccolta di dati sulla salute, sui valori nutrizionali dei cibi e sulla loro impronta ambientale.

La produzione nel nostro Paese ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, trainata dall’interesse per i prodotti naturali e sostenibili. Il progetto It's Bio ha contribuito a rafforzare il posizionamento di questa eccellenza, puntando su varietà di alta qualità e processi produttivi rispettosi dell’ambiente.

Il trend positivo riguarda soprattutto i più giovani. Migliorano le conoscenze riguardo ai prodotti e l’attenzione alle informazioni contenute sulle etichette. Più consapevolezza anche riguardo agli aspetti nutrizionali, anche se troppe persone sono convinte che i surgelati contengano conservanti. Un vademecum a cura dell’IIAS- Istituto Alimenti Surgelati al fine di favorire scelte alimentari sempre più consapevoli.

Un recente studio pubblicato su Diabetes & Metabolic Syndrome: Clinical Research & Reviews e online sul sito di ISIC riafferma il potere benefico del caffè nell’aiutare a prevenire lo stress ossidativo e nel ridurre il rischio di sviluppare questa malattia. Quanto berne? Fino a 4 tazzine al giorno, nel contesto di un’alimentazione equilibrata.

Le bufale e i falsi miti sul cibo sono tra le principali minacce di oggi, con fake news che corrono rapidissime, non più da bocca in bocca, ma lungo rapide comunicazioni web e sui social media creando confusione e allarmismo tra i consumatori e influenzando negativamente il loro rapporto con il cibo. Prova a porre un freno alla loro diffusione l’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari (OTAN) facendo chiarezza su alcuni punti.

Una ricerca per studiare l’adulterazione, con oli di oliva raffinati (ROO) e oli di sansa di oliva (OPO) impostati come adulteranti. La metabolomica è già ampiamente affermata nel campo dell’autenticità degli alimenti per affrontare i casi di adulterazione.

Al G7 Agricoltura in corso a Siracusa (ne parliamo qui) Giorgio Donegani, Portavoce del Consiglio Nazionale dei Tecnologi Alimentari (OTAN), è intervenuto in occasione dell'evento “Educazione Alimentare, Ambientale e Stili di Vita Sani nei G7 e nel continente africano per ribadire che occorre favorire la sicurezza alimentare e investire in ricerca per sviluppare tecnologie più sostenibili.