Roma, Reggio Emilia e Pesaro le più attive nel contrasto allo spreco alimentare nel 2024, secondo la classifica di Too Good To Go. Una ricerca ha poi evidenziato che il 31% degli italiani spreca cibo almeno una volta a settimana, con una maggior incidenza soprattutto nel Sud Italia. Le principali cause sono: dimenticanza degli alimenti in frigorifero o sugli scaffali (41%) e superamento della data di scadenza (37%).

Green One, la joint venture company specializzata in tecnologie di digestione anaerobica, di proprietà di BTS DevCo e del fondo di investimento Eiffel Gaz Vert, ha annunciato di aver definito un accordo con Deutsche Bank, per un finanziamento tramite debito da 208 milioni di euro destinato allo sviluppo e alla realizzazione di 10 nuovi impianti di produzione di biometano in Italia.

Banco alimentare della Lombardia ha recuperato questa quantità al termine della manifestazione. Il cibo è stato poi ridistribuito alle strutture caritative che aiutano persone in difficoltà per essere trasformato in oltre 32.800 pasti equivalenti (un pasto è equivalente a un mix di 500 g di alimenti in base ai LARN -Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana.

80.000 tonnellate raccolte: gli oli vegetali e animali esausti vengono poi rigenerati per la produzione di biodiesel di seconda generazione. I dati del CONOE che raggruppa 18 confederazioni e associazioni che rappresentano oltre 300.000 produttori di oli e grassi esausti del settore industriale – artigianale e commerciale; oltre 300 aziende di raccolta e stoccaggio e oltre 60 aziende di rigenerazione.

La collaborazione prevede la costituzione di una Rete per la Ricerca, l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico (ReRITT) con l’obiettivo di collegare le accademie e i centri di ricerca alle imprese rappresentate dal CL.A.N. e di promuovere la sostenibilità dei sistemi agroalimentari, unendo la domanda e l’offerta di innovazione nel settore.

In occasione della Giornata della Terra, Ipsos presenta i risultati del suo sondaggio internazionale "People and Climate Change: Public attitudes to the Climate Crisis and the transition to Net Zero", condotto in 32 paesi, tra cui l'Italia.

In occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy Carlsberg Italia ha ospitato presso il Birrificio Angelo Poretti un talk istituzionale per approfondire il ruolo della filiera brassicola all’interno del sistema agroalimentare italiano. Entro il 2030, l’obiettivo è arrivare all’approvvigionamento del 30% delle materie prime da pratiche agricole rigenerative.

Si è molto parlato ultimamente della cosiddetta Vision presentata il 19 febbraio dalla Commissione europea per promuovere la fiducia e il dialogo lungo la catena agroalimentare UE. Nelle intenzioni dei proponenti la visione vuole dare sostanza allo stretto impegno tra le istituzioni competenti, gli agricoltori, gli operatori della filiera alimentare e la società civile affrontando le loro preoccupazioni e idee.

Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha lanciato un'iniziativa che concretizza il suo impegno a favore della biodiversità e di scelte alimentari sempre più consapevoli siglando un accordo con JRE-Italia, l’associazione che riunisce i più qualificati rappresentanti dell’alta ristorazione.

Se ne parla poco, o almeno non abbastanza, ma esistono oggi dei validi sistemi per trasformare la CO₂ in alimenti commenstibili . A ricordarcelo è un approfondimento di Sigep Vision, l’osservatorio globale dell'industria Out-of-Home che fornisce trend e dati sul settore che ha preso in esame il rapporto tra il cambiamento climatico e la filiera alimentare.

SIGEP Vision ha pubblicato un interessante approfondimento sul tema della sostenibilità declinato in maniera specifica sul settore lattiero-caseario. L’analisi parte dal concetto di Net Zero, ovvero l’equilibrio tra le emissioni di gas serra generate e quelle compensate o ridotte, segnalando come l’industria lattiero-casearia si stia impegnando per ridurre l’impatto ambientale.