Le superfici di un ambiente confinato e in particolare le superfici di lavoro e quelle di impianti, attrezzature e utensili sono soggette a contaminazione microbica originata da più fonti e a sua volta trasferibile ad altri oggetti. A seconda della destinazione d’uso dei locali, il livello di tolleranza della contaminazione microbica delle superfici varia: può essere necessario operare una vera e propria sterilizzazione (settore ospedaliero, camere bianche), ma nel settore alimentare normalmente è sufficiente ridurla a valori “accettabili”, che significa non pericolosi per le produzioni con cui vengono a contatto.

La Food Standards Agency (FSA) chiede feedback sui piani per cercare poteri più forti per la National Food Crime Unit (NFCU). La NFCU affronta gravi casi di frode all’interno delle catene di approvvigionamento alimentare, in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord.

Il nuovo Piano Strategico Nazionale (PSN) presentato alle Camere dal Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli “richiede una strategia veterinaria mirata per superare il riesame della Commissione Europea”.

la Commissione Europea avvierà una consultazione pubblica, invitando la società civile, le autorità pubbliche, gli operatori del settore e chiunque sia interessato a esprimere un parere sulle nuove tecniche genomiche (NGT) per le piante.

Cosa succede nel caso in cui a un operatore del settore alimentare venga contestata la violazione dell’art. 5 della Legge 283/62 recante la Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande, per aver posto in commercio prodotti da consumare previa cottura (es. cotolette di pesce o di carne) che in seguito ad analisi microbiologiche risultano non conformi per la presenza di cariche microbiche, relativamente al parametro listeria monocytogenes?

Lo spreco alimentare è una problematica rilevante per un gran numero di Paesi, anche per quelli in via di sviluppo, che provoca conseguenze di tipo economico e ambientale (Filimonau et al., 2020). È stato stimato che la quantità di cibo sprecato nell’Unione Europea risulta essere pari a 90 milioni di tonnellate ogni anno, circa 180 kg a persona (Commissione Europea, 2011). Una categoria importante dello spreco alimentare è rappresentata dai by-products cioè parti di alimenti che non sono idonee al consumo umano e vengono scartate principalmente durante il processo di trasformazione delle materie prime.

Per anni nelle aule del Parlamento europeo si è dibattuto dell’annoso tema della c.d. Pratiche Sleali nella filiera agroalimentare: una serie di prassi non corrette che si sono sviluppate nella relazione tra fornitori e compratori, che hanno molto spesso prodotto un effetto a cascata sugli operatori a monte della filiera, con ripercussioni negative soprattutto nel settore agricolo. Situazione che ha avuto effetti sui prezzi, sull’efficienza e sulla distribuzione dei prodotti.

Nel giugno del 2016 EFSA definiva le nano- e microplastiche (NMP) un “rischio emergente” e presentava una prima valutazione sul rischio alimentare, richiesta dal German Federal Institute for Risk Assessment (BfR). Indagati speciali erano i frutti di mare, ma l’obiettivo era chiaramente aprire la discussione sulla catena alimentare nel suo complesso. La possibilità che questi composti fossero diffusi in fonti diverse da quelle marine andava indagata, insieme ai possibili effetti. 

Nel contesto della lotta contro la resistenza antimicrobica (AMR), nell’UE si applica una legislazione rivista sui medicinali veterinari. Tale legislazione, adottata tre anni fa ed entrato in vigore a fine gennaio 2022, è oggi una pietra angolare del sostegno al conseguimento degli obiettivi fissati dal piano d'azione europeo "One Health" e dalla strategia "Dal produttore al consumatore" contro la resistenza antimicrobica. La legislazione consolida inoltre il ruolo di leadership dell’UE nel panorama mondiale della lotta all’AMR.

Efficaci campagne di comunicazione, certificazioni dei prodotti posti in commercio, gestione delle acque e recupero dei fluidi, utilizzo di packaging compostabili o riciclabili sono sufficienti?

Nel Report annuale 2020-2021, l’IDF prende in considerazione diversi aspetti, come il ruolo vitale dei prodotti lattiero-caseari nei sistemi alimentari sostenibili, la definizione di nuovi standard sulla sicurezza alimentare, sulla salute e il benessere animale, sui metodi di analisi e campionamento, sui sistemi di gestione della qualità e sicurezza.