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A Bologna il Convegno Nazionale di COMPAG, la Federazione nazionale delle rivendite agrarie (commercianti di mezzi tecnici e stoccatori di cereali e proteaginose), associata a Confcommercio Imprese per l’Italia.

Fabio Manara, Presidente COMPAG ha inquadrato le principali criticità che stanno condizionando il settore e la filiera agroalimentare, tra instabilità geopolitica, dinamiche commerciali e pressioni sui costi, mentre il Direttore Edoardo Musarò, ha evidenziato il ruolo della Federazione come presidio operativo per le imprese della distribuzione dei mezzi tecnici e dello stoccaggio.

Tra gli interventi della giornata si è segalato quello di Ludovico Semerari del Centro studi AMIStaDeS APS dedicato all’impatto delle guerre e delle politiche commerciali sui mercati europei e italiani e l contributo di Claudio Federici di ISMEA sulle tendenze dell’agroalimentare e sul ruolo dell’Istituto nel contrasto alle pratiche sleali, mentre Enrica Gentile, CEO di Areté, ha presentato il quadro aggiornato su agrofarmaci e fertilizzanti, con i dati più recenti dell’Osservatorio.

Lo scenario

Particolare attenzione è stata dedicata ai numeri dell’Osservatorio Agrofarma, che delineano un’evoluzione netta del mercato: le vendite di prodotti fitosanitari in Italia risultano in calo del 18% confrontando il triennio 2021–2023 con 2012–2014, mentre la riduzione complessiva del volume dei principi attivi nello stesso confronto arriva al 24%. Nel contempo, cresce l’innovazione, con un incremento del 133% dei principi attivi anche di origine biologica. Sul fronte regolatorio e di offerta, in Italia sono 2.332 gli agrofarmaci autorizzati, di cui 393 per l’impiego in agricoltura biologica, e l’84,6% dei prodotti presenti oggi sul mercato risulta approvato dopo il 2011.

Dai dati di scenario, ISMEA ha evidenziato indicatori chiave per leggere la competitività del comparto: l’Italia rappresenta il 17,4% del valore aggiunto agricolo complessivo dell’UE e registra una crescita del valore aggiunto pari a +12,6%. Sul fronte internazionale, nel 2024 l’export agroalimentare ha sfiorato i 70 miliardi di euro (69.030 milioni), con un incremento dell’87% nel decennio, mentre nei primi nove mesi del 2025 le esportazioni agroalimentari risultano in aumento del +5,7% rispetto allo stesso periodo del 2024.