Il Wine Monitor Nomisma segnala che, dopo un avvio d’anno in difficoltà, nel secondo trimestre 2025 tornano timidi segnali di vitalità. La spinta è stata stimolata anche dalle vendite in occasione delle festività pasquali: i volumi attenuano le perdite (-1% rispetto allo stesso periodo 2024), con le vendite complessive che recuperano terreno e tornano ad evidenziare un +3,5% a valore.
Secondo l’ultimo Report Wine Monitor Nomisma – realizzato in collaborazione con NIQ – mentre i vini fermi & frizzanti confermano maggiori difficoltà, a fare da traino alle vendite presso la grande distribuzione sono ancora una volta le bollicine, con gli spumanti che mettono a segno un balzo a doppia cifra sia a valore sia a volume. Una performance brillante ma da contestualizzare: il calendario ha giocato un ruolo determinante, poiché la Pasqua è caduta in aprile, influenzando direttamente le dinamiche di vendita del trimestre rispetto all’anno precedente (quando la ricorrenza si collocava a marzo), e regalando agli spumanti un vantaggio congiunturale che va tenuto presente nella lettura dei dati.
Risulta quindi più utile osservare il bilancio del primo semestre per cogliere il reale andamento del mercato: in questo caso l’incremento a valore si ferma a +1,1% sostenuto dalla crescita dei prezzi medi (+3,5%), mentre i volumi complessivi continuano a segnare il passo (-2,4%). A zavorrare le vendite complessive sono soprattutto i vini fermi & frizzanti, che mostrano le flessioni più marcate nei volumi (-3,8%) e, nonostante la risalita dei prezzi, non riescono a far tornare in terreno positivo neppure i valori. Gli spumanti, invece, si riconfermano la categoria più dinamica, con crescite diffuse e superiori ai sei punti percentuali sia a valore che a volume.
Sul fronte dei format distributivi, i risultati migliori si registrano in ipermercati, supermercati e discount, che si dimostrano più resilienti soprattutto nelle vendite di spumanti; d’altro lato, sulla scia dei mesi passati, il Cash & Carry fatica ancora a risollevarsi, denotando contrazioni sia a valore che a volume, tendenze che riflettono consumi fuori casa tuttora instabili.
Per maggiori informazioni: Osservatorio Wine Monitor