ISMEA ha pubblicato due esaustivi documenti con il monitoraggio di gran parte della frutta estiva e invernale del nostro Paese, con molti dati e analisi approfondite per tipologia di prodotto e zone geografiche.
Il primo documento è il "Monitoraggio dei costi medi di produzione in agricoltura: nettarine, pesche, albicocche 2025".
Relativamente alle nettarine, i costi medi di produzione si attestano a 18.082 euro/ettaro in Emilia-Romagna, mentre per il Piemonte il costo medio risulta pari a 18.070 euro/ettaro.
Per le pesche il costo medio rilevato è pari a 16.505 euro/ettaro.
Per le albicocche, invece, i costi medi si attestano a 10.256 euro per ettaro per la Basilicata e 9.280 euro per ettaro per la Campania, dove è maggiore il ricorso alla manodopera familiare.
Dai dati emerge che, per tutte le specie analizzate, i prezzi medi alla produzione risultano superiori ai costi medi di produzione, con margini positivi compresi tra il 30% e il 60%. Si tratta di un segnale incoraggiante per i produttori agricoli, che conferma la buona redditività del comparto.
Nel contempo ISMEA ha pubblicato il "Monitoraggio dei costi medi di produzione in agricoltura: arance, clementine e actinidia 2025".
Relativamente alle arance, i costi medi di produzione si attestano a 7.018 euro/ettaro per la Sicilia orientale.
Per le clementine il costo medio rilevato è pari a 7.874 euro/ettaro in Calabria.
Per l'actinidia, invece, i costi medi si attestano a 12.147 euro/ettaro per il Lazio.
I dati evidenziano che i prezzi medi alla produzione risultano sensibilmente superiori ai costi medi, con differenziali particolarmente ampi per tutte le specie analizzate. Un risultato positivo che conferma la buona redditività del comparto.