Nel corso della premiazione del progetto “Comunicare il consumo responsabile”, promossa da Federvini in collaborazione con Università Sapienza di Roma, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Università degli Studi di Firenze e Università degli Studi di Verona, sono stati presentati i dati Tradelab relativi al consumo dei giovani.
Nel 2024, il mercato dei consumi fuori casa in Italia ha superato i 100 miliardi di euro, con quasi 10 miliardi di visite. I giovani tra i 23 e i 34 anni rappresentano una quota rilevante: 20% del valore complessivo e 19% delle visite.
Questa fascia d’età si distingue per il consumo di bevande analcoliche (quasi 30% delle consumazioni), mentre tra le alcoliche preferisce cocktail, spiriti lisci e birra. Il vino e le bollicine raccolgono percentuali minori, ma mostrano potenziale di crescita soprattutto nelle occasioni serali come aperitivi e cene.
In tema di vino, i giovani prediligono bollicine, bianchi, vini fruttati e leggeri. La scelta è guidata da prezzo e sostenibilità, più che da tradizione o abbinamenti. Inoltre, il 95% sceglie in autonomia, senza chiedere consiglio.
Cresce anche l’interesse per i vini low e zero alcol: il 66% ne conosce l’esistenza e il 57% degli italiani è intenzionato a provarli, soprattutto tra i più giovani.
Comunicare il consumo responsabile
"Comunicare il consumo responsabile” è un progetto lanciato nel 2022 che ha coinvolto oltre quattrocento studenti dei corsi magistrali in comunicazione e marketing, chiamati ad elaborare campagne per la promozione di una cultura del bere consapevole e responsabile. Gli studenti hanno lavorato in squadre, affiancati dai loro docenti, sviluppando proposte di comunicazione creative e di grande impatto. Uno tra i progetti sarà selezionato per rappresentare l’Italia al contest europeo in programma il prossimo 19 novembre a Bruxelles.
“Federvini ha sempre attribuito grande rilievo a questa iniziativa”, ha affermato la Presidente di Federvini Micaela Pallini, spiegando che “investire nel dialogo con i giovani, attraverso percorsi strutturati e collaborativi con il mondo accademico, significa contribuire attivamente alla diffusione di una cultura del consumo consapevole, fondata sull’informazione e sulla responsabilità individuale. I progetti presentati dimostrano quanto le nuove generazioni siano pronte a interpretare questi temi con maturità, creatività e senso civico”.
Fonte: Federvini