Sarebbero oltre 15 milioni le famiglie italiane ad aver scelto alimenti sostitutivi della carne nel 2024. Gli acquirenti dei prodotti plant-based vivono prevalentemente al Nord, appartengono a classi socioeconomiche medio-alte e sono di età superiore ai 45 anni e senza figli.
YouGov Shopper, società specializzata nelle ricerche sul mondo del largo consumo, ha rilevato l’aumento del consumo plant-based nell’anno appena trascorso confermando la solidità di una tendenza che non accenna ad arrestarsi.
Tutti gli indicatori monitorati durante il 2024 confermano il consolidamento del settore: la penetrazione assoluta accelera la sua crescita (+2,2 punti percentuali), mentre la frequenza di acquisto segna un significativo +9,6% che influenza l'acquisto medio (+1,8%). L’unico dato in controtendenza è quello relativo all’acquisto medio per atto (-7,1%), con un calo che conferma anche in questo settore le nuove abitudini delle famiglie italiane che fanno la spesa sempre più spesso ma in quantità sempre più ridotte.
Caratteristiche e filosofia
Il profilo sociodemografico delle famiglie che scelgono prodotti plant-based, ad esempio la gastronomia vegetale (fresca o surgelata), è quello di acquirenti nel Nord Italia, appartenenti a classi socioeconomiche medio-alte, di età superiore ai 45 anni e senza figli. Oltre il 60% delle famiglie che scelgono il plant-based è infatti composto da nuclei monocomponente o con massimo due componenti.
La ricerca evidenzia che tra i fattori che spiegano la continua crescita dell’acquisto di prodotti plant-based emerge in modo particolare il progressivo affermarsi della dieta vegetariana e di quella vegana in Italia. Sono complessivamente quasi 3 milioni, infatti, coloro che si dichiarano vegetariani (3,7% della popolazione, pari a 2,1 milioni di persone) o vegani (1,5% del totale, 855.000 persone).
Per la maggioranza di coloro che adottano regimi dietetici di questo genere – in prevalenza donne (55%) e residenti nel settentrione (52%) – lo stimolo che porta a seguire queste diete è la volontà di avere un certo stile di vita (32%). Particolarmente rilevante risulta essere anche la salute personale che motiva il 31% degli acquirenti a scegliere prodotti vegani e vegetariani.
Non stupisce che guardando alle loro attitudini emerge che vegetariani e vegani sono più ambientalisti rispetto alla popolazione italiana maggiorenne complessiva (34% vs. 12%) e prediligono marchi e aziende che esprimono un impegno concreto nelle cause sociali e ambientali. Inoltre, sono più attenti della media nazionale alle etichette degli alimenti e alle liste di ingredienti (31% vs. 20%) e maggiormente pet-friendly (nel 47% dei casi possiedono due o più animali domestici, a fronte di una media nazionale che si attesta al 30%).
I prodotti acquistati
Analizzando nel dettaglio le scelte alimentari più di un italiano su 3 ha acquistato bevande vegetali (39,3%) e gastronomia vegetale (38%) mentre quasi uno su cinque (19,8%) compra prodotti sostitutivi dei latticini. Guardando alla variazione tra il 2023 e il 2024, il miglioramento complessivo coinvolge tutte le categorie: gastronomia vegetale (+2,7 punti percentuali), bevande vegetali (+1,9pp), alternative ai latticini (+1,6pp), salumi vegetali (+1,4pp). Prendendo in considerazione i singoli prodotti, inoltre, si osserva che l’aumento più significativo riguarda il numero di consumatori che acquistano gli hamburger (+3,5pp), il finger food (+2,1pp), e i condimenti (+ 2pp).