Il report ICQRF “Frantoio Italia” n. 10/2025 aggiornato al 31 ottobre 2025 registra un aumento delle scorte e una distribuzione fortemente polarizzata sul Sud. La giacenza complessiva è pari a 138.982 tonnellate di oli di oliva.
I dati sono forniti dall’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari che è l’organo del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (MASAF) che oltre ad occuparsi dei controlli sulla qualità e conformità dei prodotti agroalimentari e del contrasto alle frodi e alle irregolarità, effettua il monitoraggio regolare delle giacenze e dei flussi produttivi dei prodotti agroalimentari. L’incremento segnalato da quest’ultimo report è pari al 4,5% sul mese precedente e al 32,7% rispetto a ottobre 2024, segnando un recupero significativo della disponibilità nazionale rispetto alla precedente campagna.
Extra vergine predominante
L’olio extra vergine d’oliva rappresenta il 69,6% dello stock complessivo, confermandosi la categoria prevalente. Le restanti tipologie (oli di oliva in diverse classificazioni, oli di sansa e oli vergini/lampanti) mostrano volumi coerenti con le dinamiche stagionali.
Le produzioni DOP e IGP totalizzano 9.605 tonnellate, costituite quasi interamente da EVO certificati. Il report distingue l’origine delle partite, offrendo un quadro dettagliato tra produzioni italiane e miscele UE o extra-UE.
Nel Mezzogiorno quasi la metà delle scorte
La ripartizione geografica conferma il ruolo strutturale del Mezzogiorno, dove si concentra il 46,8% delle giacenze nazionali. Seguono il Centro con il 33,1% e il Nord con il 18,8%. Questa polarizzazione è coerente con l’ubicazione dei principali distretti olivicoli e delle capacità di stoccaggio.
Filiera e operatori monitorati
La maggior parte delle giacenze è detenuta da frantoi e frantoi-confezionatori, mentre confezionatori, operatori industriali e sansifici coprono la quota restante. Attraverso il sistema “Frantoio Italia”, l’ICQRF monitora oltre 17.000 operatori, garantendo una rilevazione capillare delle disponibilità a livello nazionale.
Un avvio di campagna con disponibilità più ampie
Il quadro che emerge dal report n. 10/2025 suggerisce un avvio di campagna caratterizzato da scorte più elevate rispetto allo scorso anno. L’evoluzione dei volumi nelle prossime settimane permetterà di definire meglio l’impatto della nuova produzione sul bilancio complessivo della filiera.
Il report e le tabelle ufficiali sono liberamente disponibili sul sito ICQRF del MASAF a questo link.