I risultati di una Consumer Survey realizzata nell’ambito delle attività di monitoraggio del progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart!”: latte, yogurt e formaggi sono diffusi sulle tavole degli italiani, con il 98% della popolazione che li consuma più o meno regolarmente.
Realizzata con l’obiettivo di misurare come nel corso della campagna evolva il grado di conoscenza rispetto ai prodotti lattiero-caseari e ai relativi elevati standard qualitativi, nonché il livello di fiducia dei consumatori, l’indagine Nomisma ha messo in luce vari aspetti.
Chiara Volpato, Head of Technical Consulting di Nomisma, ha così sintetizzato gli elementi più salienti emersi dalla ricerca.
Trai i criteri di acquisto di prodotti lattiero-caseari e tra i desiderata, convenienza e sconti ricoprono un ruolo di rilievo, accompagnati però da qualità, filiera tracciata e certificazioni, delineando come il passaggio dal prezzo al valore del prodotto sia un percorso da consolidare in modo consapevole.
Come accennato all’inizio, rispetto alle precedenti survey cresce la fiducia nel latte e nei prodotti lattiero-caseari Made in EU, arrivando quasi a 8 italiani su 10: si conferma maggiore la fiducia negli uomini e tra i più giovani, e cresce con reddito e titolo di studio, con una correlazione positiva rispetto a chi ha consapevolezza degli elevati requisiti di qualità e sicurezza alimentare che li contraddistinguono.
Quando si parla di informazione sui prodotti alimentari, è prevalente chi cerca fonti ufficiali a conferma delle informazioni trovate online (44%), e aumenta il gruppo dei consumatori che si informa tramite web e social media (28%), indice di una progressiva affermazione dei nuovi canali digital. Nel complesso cresce la quota di italiani che si informa (85%, +23 punti percentuali rispetto al 2024) indice di un buon approccio all’informazione sul mercato.
Andando poi ad analizzare la conoscenza delle specifiche dei prodotti lattiero-caseari, emerge come oltre 6 su 10 italiani ne sono consapevoli, con una correlazione positiva tra chi si fida ma anche tra chi si informa, indice che la consapevolezza non può prescindere da una corretta informazione.
Sulle fake news legate al mondo lattiero-caseario, 2 consumatori su 3 sono in grado di individuarle correttamente: l’eliminazione del lattosio appare un’informazione ancora poco conosciuta, ma in consolidamento, mentre su bevande vegetali e latte UHT permangono falsi miti ancora non del tutto sfatati.
Focus sostenibilità
L’indagine ha poi esplorato la percezione degli italiani relativamente alla sostenibilità, con un focus sul comparto bovino da latte: un ambiente pulito e spazioso il concetto principalmente associato al benessere animale, tema su cui gli italiani cercano informazioni (ma sporadicamente) soprattutto su canali entertainment Tv e social.
Infine appare positiva – ma con spazi di miglioramento – l’attitudine futura degli italiani all’informazione sui prodotti lattiero-caseari, con il 78% che si dichiara interessato ad avere maggiori informazioni sul latte e sulle sue proprietà nutrizionali.