In occasione della Giornata Mondiale del Pane, che si è svolta in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, Italmopa ha ricordato come in Italia vengano prodotte oltre 200 tipi di pane e ci siano 190 molini attivi.
L’Associazione Industriali Mugnai d’Italia, aderente a FederPrima e Confindustria, rappresenta l’Industria molitoria italiana nei due comparti della macinazione del frumento tenero e del frumento duro. Nel fornire i dati, segnala che in Italia ci sono oltre 200 tipologie di pane tra cui 5 pani IGP (la Coppia Ferrarese, il Pane casareccio di Genzano, il Pane di Matera, la Piadina Romagnola e il Sudtiroler Schuttelbrot) e 3 pani DOP (la Pagnotta del Dittaino, il Pane di Altamura e il Pane Toscano). Per il nostro Paese, quindi, il pane è un inestimabile patrimonio culturale da tutelare e promuovere. Anche allo scopo di incrementarne il consumo che, negli ultimi anni, ha registrato un deciso calo.
La farina o la semola, siano esse di grano tenero, di grano duro o di altri cereali, costituiscono da sempre il principale ingrediente di questo alimento imprescindibile e, anche sotto questo aspetto, l’Industria molitoria italiana detiene un’assoluta leadership europea nella produzione di sfarinati ottenuti dalla selezione e dalla trasformazione delle migliori varietà di frumento.
Oggi sono 190 i Molini che in Italia trasformano oltre 5,8 milioni di tonnellate di frumento tenero dai quali si ottengono circa 4,3 milioni di tonnellate di farine destinate, in misura del 58% (circa 2,4 milioni di tonnellate) alla produzione di pane e prodotti sostitutivi.