L’oggetto di indagine del Piano è la ricerca delle sostanze farmacologicamente attive vietate o non autorizzate (Gruppo A) e quelle autorizzate nei medicinali veterinari (Gruppo B), con lo scopo di evidenziare, nel processo di allevamento degli animali, eventuali usi illeciti/impropri o verificare il corretto uso di tali sostanze.

 Il Piano Nazionale Residui prevede controlli sui prodotti di origine animale nella fase di produzione primaria o nella prima trasformazione. Viene predisposto annualmente dal Ministero della salute sulla base delle indicazioni previste dalle norme europee e viene attuato a livello locale grazie alla collaborazione delle Autorità competenti regionali e locali, degli Istituti zooprofilattici sperimentali e del Laboratorio nazionale di riferimento.

Il 2024 è stato il secondo anno di attuazione dei regolamenti (UE) 2022/1644 e 2022/1646, che hanno sostituito la direttiva 96/23/CE.

Il Ministero della Salute segnala che “in linea generale il sistema italiano ha fronteggiato in modo estremamente efficace il cambiamento delle procedure conseguenti alle nuove norme, grazie sia al coordinamento puntuale e costante tra gli attori a tutti i livelli, sia al buon funzionamento del sistema informatico RaDISAN del Ministero della salute, implementato dal 2022, che ha permesso un monitoraggio quasi in tempo reale delle attività, consentendo interventi correttivi in corso d’opera”.

Più in dettaglio, nell’ambito di tutte le attività del Piano Nazionale Residui, nel 2024 sono stati prelevati 26.968 campioni (per un totale di 397.913 determinazioni analitiche): di questi 24.337 campioni sono stati prelevati nell’ambito del Piano mirato, 1.056 nell’ambito del Piano di sorveglianza, 429 nell’ambito del Piano Paesi terzi.

Oltre alle attività pianificate a livello nazionale, 514 campioni sono stati prelevati nell’ambito di Extrapiano nazionali e regionali, per approfondire particolari problematiche, e 632 campioni sono stati prelevati su sospetto.

I campioni non conformi sono stati in totale 38 e l’andamento delle non conformità è risultato in linea con i risultati degli ultimi anni, con percentuali di irregolarità leggermente inferiori rispetto a quelli registrati in ambito comunitario.

I risultati riportati nella relazione del PNR 2024 sono stati già trasmessi ad EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) per la consueta predisposizione del report annuale contenente i risultati di tutti gli Stati Membri.

A questo link è liberamente disponibile la relazione completa con i risultati.

 

 

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