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I nastri trasportatori sono parte integrante delle linee produttive del settore alimentare. Sono impiegati per la movimentazione orizzontale o inclinata di prodotti sfusi o confezionati, per l’alimentazione e in uscita delle macchine durante le diverse fasi produttive, in fase di confezionamento o di distribuzione, anche ad alte velocità.

Il tappeto è l’elemento che permette il trasporto. I materiali di rivestimento a contatto con il prodotto sono molteplici: pvc, poliuretano, gomma etc. In funzione del prodotto, del tipo di linea produttiva e dello scopo che ha il nastro trasportatore stesso, si possono utilizzare nastri con differenti coefficienti di attrito, forati o con profili longitudinali o trasversali. A livello costruttivo, i nastri trasportatori possono essere regolati in altezza con piedini e canotti, possono prevedere sponde di contenimento fisse o regolabili in altezza e in larghezza, rulli gommati per le alte velocità, motorizzazioni in funzione delle esigenze operative della linea di produzione.

Le caratteristiche principale dei nastri per il settore alimentare sono: l’idoneità al contatto con alimenti, la struttura resistente a elevate percentuali di umidità (in genere AISI 304 e AISI 316), le eccellenti proprietà di distacco delle superfici per migliorare la resa riducendo gli scarti di produzione, la colorazione blu del nastro per individuare corpi estranei e ridurre la fatica visiva, la resistenza alle basse e alla alte temperature. I nastri trasportatori devono essere di materiali particolarmente resistenti all’abrasione e alle sanificazioni più aggressive. Devono essere sanificabili in breve tempo e permettere risparmi di acqua, detergenti, disinfettanti. Esistono nastri antimicrobici per ridurre la carica batterica, saldabili sul posto in pochi minuti senza smontare la macchina, autocentranti, con possibilità di aggiornamento su trasportatori esistenti.

Nastri per ogni esigenza

I nastri trasportatori con tappeti in poliuretano (PVC) sono utilizzati dalle aziende alimentari per carichi leggeri, quindi prodotti freschi o confezionati in packaging quali vaschette di plastica, in polistirolo etc. In molti casi il tappeto è estraibile per facilitare le operazioni di lavaggio e sanificazione. Per aumentare la flessibilità di utilizzo, ci sono i nastri trasportatori modulari. I moduli consentono di realizzare il trasporto su percorsi lineari o curvilinei, adattandosi perfettamente allo spazio disponibile. Le catene di trasporto possono essere o in plastica o acciaio inox. Per il trasporto di prodotti più pesanti, scatole, confezioni, si utilizzano le rulliere motorizzate. Se necessita, i nastri trasportatori possono essere equipaggiati con guide e profili trasversali e ondulati, oppure essere forati per agevolare lo scolo di liquidi dagli alimenti, come nel caso di pesci o carni, evitando ristagni pericolosi dal punto di vista igienico-sanitario e che potrebbero compromettere la qualità del prodotto. I nastri possono essere dotati di raschiatore in poliuretano semplice da montare, adattabile a ogni tipo di linea, sia preesistente che nuova, dall’ingombro ridotto e che consente la costante pulizia del nastro trasportatore ed evita che esso si sporchi o di compromettere l’igiene del prodotto trasportato.

Le diverse filiere produttive richiedono ai nastri trasportatori caratteristiche tali da non compromettere la qualità dell’alimento lavorato. Nel caso di prodotti da forno, essi devono garantire il trasporto dell’impasto senza che questo si appiccichi, così come il taglio e il confezionamento del prodotto cotto in forno a elevate temperature. Quelli utilizzati per il trasporto di prodotti delicati e deperibili, come pesce, carni, frutta e verdura, devono essere veloci e delicati, quindi in grado di ridurre i tempi di produzione, senza rovinare l’alimento. In genere sono realizzati con materiali flessibili che assorbono l’impatto di questi alimenti delicati. Devono essere resistenti all’acidità della frutta e garantire una lunga durata. Nel caso dell’ortofrutta, i nastri devono resistere alle operazioni di lavaggio e asciugatura. Trovano facilmente spazio i nastri monocomponente in PU e PVC lisci, che senza parti modulari, limitano il rischio di contaminazioni microbiche nelle fessure. Si trovano in tutti i settori agroalimentari per tavoli di cernita, trasporto anche in immersione. Molto utilizzati, in questi casi, i nastri con fori o a rete, facili da sanificare e che facilitano il drenaggio. Non assorbono acqua, oli, o grassi perché sono privi di tele di rinforzo. I fori di drenaggio sono netti e lisci e quindi difficilmente attaccabili dai microrganismi. Per evitare lo scivolamento degli alimenti trasportati, alcuni nastri hanno superfici alto grip, mentre se si desidera che il prodotto scivoli meglio, il materiale utilizzato sarà ad anti-adesività. Per allungare la durata lavorativa, alcuni nastri sono dotati di dentatura longitudinale utilizzata come guida per il nastro stesso.

Nel settore conserviero, ai nastri trasportatori è richiesto di movimentare un’ampia varietà di imballaggi, come contenitori in banda stagnata, vasetti di vetro, brick, doypack, bottiglie, cartoni, pallet etc. Spesso vengono utilizzati per lo scopo nastri a tapparella, per il trasporto modulare e per il trasporto magnetico.

Nell’industria alimentare, la catena del freddo è pressoché necessaria per mantenere il più a lungo le caratteristiche igienico sanitarie e qualitative del prodotto. I nastri resistenti alle basse temperature non solo resistono alle temperature di refrigerazione, ma anche a quelle di congelamento, offrendo inoltre un’ottima resistenza all’abrasione dei prodotti congelati, senza assorbire odori.

Le selezionatrici ponderali sono soluzioni di controllo dinamico del peso, ovvero l’alimento viene pesato mentre viene trasportato sul nastro. In genere, nelle bilance selezionatrici ponderali vengono utilizzati i nastri in poliuretano e silicone senza giunzioni e di spessore costante.

Impianti nastri shutterstock 1183831075I prodotti alimentari possono essere trasportati anche in salita o discesa, utilizzando nastri gommati, dotati quindi di gomme con differenti coefficienti di attrito. Si tratta di nastri la cui tipologia offre molteplici e differenti possibilità di impiego: dalla movimentazione del prodotto tal quale al prodotto confezionato. I percorsi possono essere modulati a seconda delle esigenze di spazio all’interno dello stabilimento di produzione. La movimentazione può essere curvilinea o rettilinea, grazie a moduli da inserire lungo il percorso. Oltre ai moduli più comuni, ci sono anche quelli che frenano il prodotto per poi farlo ripartire quando serve, impiegati ad esempio in uscita dalla linea di accumulo oppure in ingresso. Possono impiegare un unico motore per il freno e il lancio o due motori separati. Per questa tipologia di moduli si associa una catena gommata che consente una migliore gestione delle fermate, indipendentemente dal peso del prodotto da trattare, aumentando di conseguenza la flessibilità operativa. Per creare accumuli sia in linea che in curva vengono anche utilizzati nastri trasportatori modulari con rullini folli per il trasporto di alimenti confezionati. Sono molto utilizzati per i fine linea, in caso di confezionamento manuale. Si tratta di una soluzione pratica, economica e flessibile.

Nelle linee di imbottigliamento di liquidi alimentari trovano spazio i nastri a tapparella inox, che si caratterizzano per la robustezza, la resistenza alle alte temperature, resistenza all’usura, facilità di sanificazione. Sempre nelle stesse linee produttive. Sempre al settore dell’imbottigliamento sono destinati i tavoli allineatori a più catene, sia a tapparella, con nastri modulari, guide e vasche di raccolta per eventuali bottiglie cadute, capaci di garantire un allineamento continuo senza alcuna interruzione della linea produttiva.

Gli accessori

I nastri trasportatori non servono solo a trasportare i prodotti alimentari, ma anche a deviare, verso una rulliera folle installata lateralmente, eventuali prodotti non conformi, per quanto riguarda il peso, la chiusura dei lembi, l’etichettatura oppure la condizione dell’imballaggio. Oltre alla deviazione, alcune soluzioni consentono di rallentare, accelerare, ruotare, smistare o allineare in continuo, scegliendo tempi e velocità di spostamento differenti. I nastri possono essere dotati anche di deviatore o divisore per suddividere il flusso dei prodotti in ingresso da più file a una o viceversa, a seconda delle necessità della fase della linea produttiva successiva. Allo stesso modo, è possibile installare un ruotatore, che invece rende possibile la rotazione del prodotto sul proprio asse indipendentemente dal peso e dal formato, nei tempi e alle velocità stabilite dalla linea produttiva. I prodotti alimentari sfusi o confezionati possono essere deviati in un altro nastro trasportatore, con un angolo di 90° da un deviatore, costituito da una rulliera motorizzata e da un sistema di catene inserite trasversalmente tra i rulli. Quando il prodotto da deviare arriva al punto di smistamento, i rulli si fermano e le catene si sollevano, spostando il prodotto su un altro trasportatore a novanta gradi. Se il peso non è eccessivo, non servono le catene, ma è sufficiente uno spintore pneumatico o un rotore che indirizza la confezione nella direzione desiderata, grazie alla lettura dei codici a barre. Le linee di deviazione possono essere 2, 3 o molteplici. Sui nastri trasportatori rettilinei è possibile installare un dispositivo che consente di ribaltare da un lato all’altro il prodotto confezionato trasportato.

di Stefania Milanello
Esperta in impianti alimentari e divulgatrice scientifica

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