728x180

Il 2021 ha visto una a ripresa dei consumi dei salumi, sia in Italia (+5,4% in volume) che all'estero (export +15,2% a volume, +12,0% a valore). Bene anche i numeri della produzione (+7,0% in volumi e + 6,2% in valore), ma a pesare rispetto al 2020 sono i costi di produzione e le difficoltà del settore, cresciuti in maniera esponenziale. Sono questi i dati emersi in occasione dell'assemblea annuale di Assica, l'Associazione Industriali delle carni e dei salumi. 

"Le aziende del comparto sono oggi allo stremo: risultano fra le più colpite dai rincari - spiega Ruggero Lenti, presidente Assica - perché l'utilizzo di energia nei processi di lavorazione e conservazione è altamente impattante e a peggiorare le prospettive si sono aggiunti i casi di Psa (Peste suina africana) fra i cinghiali in Italia. Un fatto, questo, che sta danneggiando gravemente le esportazioni, sia in Europa che nei Paesi terzi, che durante il 2021 hanno rappresentato un traino fondamentale".

L'appello di Lenti è di "lavorare insieme per fronteggiare l'accavalarsi di emergenze. Tantopiù visto che le aziende hanno finora retto, riducendo progressivamente i propri margini e non aumentano i listini".

Pin It