L’assetto competitivo nazionale nel lattiero caseario ha un leader indiscusso, la multinazionale francese Lactalis. Il gruppo è uno dei maggiori produttori caseari mondiali, con una produzione complessiva che nel 2020 sfiora le 900.000 tonnellate di formaggi e un fatturato di circa 7,4 miliardi di euro, oltre a essere il primo gruppo europeo in termini di latte raccolto (21,7 miliardi di litri).

Presente in 150 Paesi, possiede 266 impianti in 51 nazioni diverse. Il fatturato consolidato di Lactalis nel 2020 ha superato i 21 miliardi di euro: le vendite sono cresciute del 5,9% rispetto al 2019 grazie sia all’aumento della domanda di prodotti lattiero-caseari a causa della pandemia di Covid-19, sia alla continua espansione dell’azienda tramite acquisizioni in molti Paesi del mondo. È proprio attraverso numerose acquisizioni che la multinazionale ha costruito negli anni la sua posizione di leader nel settore lattiero caseario sul mercato nazionale. Dal 1998 a oggi ha acquisito il controllo di storici marchi del caseario quali Locatelli, Invernizzi, Cademartori, Galbani, poi la scalata a Parmalat (2011) e infine l’acquisizione nel 2019 dell’intero capitale sociale della società Nuova Castelli.

Dietro Lactalis si conferma il Gruppo Granarolo, uno dei principali player dell’agroalimentare italiano, che comprende due realtà diverse e sinergiche: un consorzio di produttori di latte (Granlatte), che opera nel settore agricolo e raccoglie la materia prima, e una società per azioni, Granarolo S.p.A., che trasforma il latte crudo acquistato da Granlatte e quello approvvigionato direttamente sui mercati nazionale ed estero. Nel 2020 le vendite del gruppo registrano un calo del 2,8%, denotando comunque una buona tenuta nonostante il forte calo del fuori casa. Il Gruppo, di recente, ha attuato una svolta nelle strategie aziendali con la crescita per linee esterne che si rifocalizza sul lattiero caseario. A fine 2020 ha ceduto Pandea (Bakery) e Fattorie Giacobazzi (condimenti e aceti) mentre da aprile a ottobre 2021 ha acquisito il controllo di Mulino Formaggi S.r.l. (Parmigiano Reggiano e altri formaggi duri), Mario Costa S.p.A., storico produttore di Gorgonzola DOP, e Calabro Cheese Corp., società statunitense che produce e commercializza formaggi freschi della tradizione italiana.

Terzo player settoriale diventa il Gruppo Bonterre grazie all’accordo tra Parmareggio S.p.A., azienda leader nella produzione del Parmigiano Reggiano e burro, e la cooperativa agricola Agriform, prima realtà veneta dei formaggi DOP. Al 4° posto si posiziona Zanetti, con un fatturato in calo del 5% rispetto al 2019. L’azienda è specializzata nella produzione di Grana Padano e nella stagionatura, trasformazione e confezionamento di Grana Padano e Parmigiano Reggiano e altri formaggi DOP italiani. Al 5° posto si conferma nel 2020 Ambrosi Industria Casearia, che registra un calo del fatturato (-2,2%) dovuto sostanzialmente a minori vendite sui mercati esteri, in particolare negli USA.

 

di Luigi Antonio Ferraro

Specialista di analisi competitiva esperto del comparto lattiero-caseario Cerved Group

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