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La nanocellulosa (NC) è un materiale di origine naturale, biodegradabile e non tossico, le cui proprietà di barriera ai gas, di resistenza termica e meccanica sono competitive rispetto a quelle delle materie plastiche sintetiche e in molti casi nettamente superiori.

 Tuttavia, la sua sensibilità all’umidità e il suo comportamento non termoplastico rappresentano un grosso ostacolo per una ampia diffusione nel settore del confezionamento alimentare. Negli ultimi anni sono stati fatti molti tentativi per fornire idrofobicità alla NC attraverso varie modificazioni chimiche e proposte varie combinazioni di NC con altri materiali per estendere le sue applicazioni nel campo del confezionamento alimentare. Nonostante significativi avanzamenti si deve riconoscere che i produttori di imballaggi non hanno ancora mostrato un particolare interesse per la nanocellulosa, anche a causa della mancanza di informazioni certe e chiare sulle possibilità di una sua conveniente ed utile implementazione.

Modificazioni chimiche della nanocellulosa

La modifica della nanocellulosa è stata oggetto di un fortissimo interesse perché può realmente consentire di mitigare la sua sensibilità all'assorbimento di umidità che determina la perdita delle proprietà barriera. La nanocellulosa (come qualsiasi forma di cellulosa) è un materiale molto idrofilo e igroscopico a causa di gruppi polari adiacenti (-OH) legati tra loro da deboli legami idrogeno. Ciò ostacola il suo uso in solventi non polari e la miscelazione con polimeri di natura sintetica. Tuttavia, l'abbondante presenza di gruppi idrossilici reattivi sulla superficie crea un ampio spettro di opportunità per funzionalizzazioni chimiche. La funzionalizzazione può avvenire mediante un legame covalente ma anche mediante un adsorbimento sulla superficie delle nanoparticelle di cellulosa per "affinità" o per "interazione elettrostatica". 

Una delle più classiche modificazioni chimiche della NC è l’ossidazione. Nanocellulosa carbossilata può essere facilmente prodotta con diversi reattivi come il TEMPO e l’APS. Ancora più nota e impiegata è l’esterificazione, composti esteri sono formati ad esempio quando un gruppo acid o un alogenuro acilico reagiscono con un gruppo OH. L’amidazione prevede la reazione di un gruppo carbossilico con un’ammina primaria. La produzione di carbammati (uretani) è un’altra via per fornire idrofobicità ai nanocristalli di cellulosa attraverso la reazione di un isocianato e un gruppo idrossilico.

Ghislain Fotie, Sara Limbo, Luciano Piergiovanni

DeFENS - Università degli Studi di Milano

 

in collaborazione con GSICA - Gruppo Scientifico  Italiano di Confezionamento Alimentare

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