Gli sprechi alimentari sono spesso determinati dall'impossibilità, per varie ragioni, di utilizzare tutto il contenuto della confezione entro un tempo utile: questo lasso di tempo, che è generalmente nell’ordine di pochi giorni, coincide con la shelf life secondaria (SLS). 

Per molti prodotti confezionati, le “modalità di conservazione” in etichetta suggeriscono un consumo entro pochi giorni dall’apertura, che diventano addirittura 24-48 h per alcuni prodotti più deperibili (albume d’uovo), o 1-2 settimane per altre categorie di prodotto. Tuttavia, queste indicazioni non sembrano avere un fondamento scientifico e richiedono una verifica sperimentale al fine di offrire al settore dati oggettivi per una eventuale riconsiderazione di queste informazioni. L’Università di Modena e Reggio Emilia (UniMoRe), attraverso una collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della Vita (DSV) e il Dipartimento di Economia Marco Biagi (DEMB), ha condotto un progetto di ricerca con l’obiettivo di evidenziare il legame tra lo spreco alimentare a livello domestico e il periodo di vita utile dopo la prima apertura delle confezioni (SLS).

Il progetto ha preso le mosse dall’analisi delle indicazioni riportate sulle etichette di prodotti della grande distribuzione e da una indagine sulle abitudini di consumo (e di spreco) per i prodotti selezionati, passando poi a una valutazione, attraverso simulazioni di utilizzo domestico, della reale vita utile dopo la prima apertura mediante analisi microbiologiche, sensoriali e chimico-fisiche. 

Il progetto ha dimostrato che, ancor prima che estesa, la shelf life secondaria deve essere correttamente valutata. É stata provata l'ipotesi che i prodotti selezionati, pur in condizioni di impiego domestico intensivo (riprodotte con numerose aperture e con abusi termici), hanno una vita utile significativamente superiore rispetto a quanto riportato in etichetta: circa doppia per quanto riguarda i prodotti più deperibili (latte e sostituti vegetali, albume d’uovo), o più che doppia per i prodotti stabili (passata/salsa di pomodoro, pesto alla genovese). Alcuni prodotti, quali il prosciutto cotto affettato e conservato in atmosfera protettiva, in alcuni casi non sono riportate indicazioni relative alla vita post apertura, mentre alcuni prodotti presentano indicazioni di consumare il prodotto entro 24 ore o alcuni giorni. Lo studio della SLS indica che il prodotto mantiene caratteristiche sensoriali e microbiologiche analoghe a quelle presenti al momento dell’apertura per almeno 1 settimana, o più. Per alcuni prodotti che hanno mostrato una maggiore sensibilità all’alterazione (latte e albume d’uovo), è stato possibile valutare strategie ausiliarie basate sull’impiego di antimicrobici e dispositivi di active packaging per un’ulteriore estensione della SLS. 

I risultati possono aprire nuovi scenari di consumo e porre le basi per una rivalutazione oggettiva delle informazioni fornite in etichetta da parte dei produttori. 

 

Gruppo di ricerca UniMoRe in collaborazione con GSICA, Gruppo Scientifico Italiano di Confezionamento Alimentare

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