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I ricercatori dell'Università cinese di Dalian hanno messo a punto un sistema di desalinizzazione a basso impatto ambientale

L’idea alla base del progetto è quella di utilizzare l'energia del sole per far evaporare l’acqua salata, in modo da separare la parte salina dall’acqua pura, utilizzando materiali molto comuni. 

I ricercatori hanno pensato di far arrivare i raggi solari su uno strato ricoperto da una molecola già molto usata nei pannelli solari, il TiNO (nitrossido o ossido nitrico di titanio), che amplifica l’energia. Al di sotto di questo strato i ricercatori hanno impiegato un tipo particolare ma molto utlizzato di cellulosa, dotata di un grande potere assorbente e filtrante, per convogliare l’acqua salata verso lo strato di titanio. Per permettere al dispositivo di galleggiare, è stato impiegato come isolante un terzo strato di schiuma polietilenica.

L’energia solare interagisce con il TiNO, generando calore e facendo evaporare l’acqua salata incanalata dalla cellulosa, che trattiene i sali. Ciò che esce è quindi acqua pura sotto forma di vapore, che viene convogliata nel raccoglitore dalle pareti inclinate del contenitore. L'efficienza di questo desalinizzatore è elevatissima, e se questo progetto fosse realizzato su scala industriale, potrebbe fornire grandi quantità di acqua potabile a costi bassissimi, e con un impatto ambientale minimo.

 

Fonte: Il Fatto Alimentare

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