Un sistema per industrie alimentari e grandi catene di distribuzione capace di rintracciare in tempo reale contaminanti su campioni di cibo non trattati, che in futuro potrebbe essere disponibile anche nei punti vendita.

Si chiama Safefood ed è stato sviluppato da Enea il sistema basato sulla spettroscopia laser fotoacustica in grado di rilevare, attraverso il prelievo di piccole quantità di prodotto, i cibi contaminati.

Il sistema laser, come spiega Luca Fiorani, ricercatore del Laboratorio Diagnostiche e Metrologia del Centro Ricerche Enea di Frascati, è stato progettato per essere installato lungo le linee di produzione, è facilmente trasportabile ed effettua la misurazione in pochi minuti. "Il sistema che abbiamo messo a punto" - prosegue Fiorani - non richiede il pretrattamento del campione con reagenti chimici, e può quindi essere facilmente utilizzato da personale non specializzato, dopo una breve formazione sul suo utilizzo".

Per questo motivo i ricercatori Enea stanno lavorando a un secondo prototipo da utilizzare direttamente nei punti vendita, dagli scaffali dei negozi ai banchi del mercato.

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