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Mediobanca ha stimato che il mercato mondiale del caffè torrefatto nel 2022 abbia raggiunto un valore pari a 120 miliardi di dollari (circa 111 miliardi di euro). Tradotto in consumi, si tratta di 170,8 milioni di sacchi da 60 kg, equivalenti a 3,1 miliardi di tazzine bevute ogni giorno su scala globale. Le previsioni restano di una costante crescita anche per il prossimo futuro, con un tasso regolare compreso tra l’1 e il 2 per cento annuo.

Ovviamente l’Italia riveste un ruolo di primo piano in un duplice ruolo, sia come Paese consumatore - siamo settimi al mondo con circa 95 milioni di tazzine di caffè sorseggiate ogni giorno - ma soprattutto come torrefattore. Il fatturato non consolidato delle imprese italiane del comparto nel 2022 è stimato da Mediobanca in 4,5 miliardi di euro e l’incidenza Ebitda sul fatturato delle imprese italiane si attesta all’11,6 per cento. Il 2022 è stato un anno in crescita con percentuali interessanti nonostante la crisi energetica e l’inflazione. E i driver di crescita sono stati la monoporzione in Gdo e le performance per l’export.

Tra i big player , il Gruppo Lavazza ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 2,7 miliardi di euro e un fatturato in crescita del 17,6% rispetto al 2021 grazie all’aumento complessivo dei volumi e alla gestione dei costi. Il 2022 è stato molto positivo anche per Illycaffè: i ricavi sono cresciuti del 13,6% totalizzando 567,7 milioni di euro. Caffè Borbone ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 262,7 milioni di euro, confermando il monoporzionato come prodotto principale e con una crescita nel canale Gdo del +36,1% a valore.

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