Un esperimento sensoriale, quasi di psicologia sociale, ha analizzato i pregiudizi nei giudizi sul vino degli esperti in occasione di una fiera mondiale del settore.
Uno studio molto originale ha avuto l’obiettivo di valutare se l’origine del vino induce pregiudizi impliciti nei giudizi degli esperti. A ventidue commercianti di vino provenienti da 10 paesi diversi è stato chiesto di valutare il gradimento e di fornire una descrizione sensoriale di otto vini Pinot Nero provenienti da quattro paesi diversi (Argentina, Brasile, Francia e Svizzera) in condizioni sia cieche che informate alla “ProWein International Wine and Spirits Fair” edizione 2018 a Dusseldorf, Germania.
Nella condizione informata, ai partecipanti è stato fornito il paese di origine (COO) del vino. Una volta reso noto il COO, le valutazioni di simpatia dei vini provenienti da Argentina e Brasile sono diminuite.
Il COO ha anche dedotto errori nel modo in cui i valutatori hanno descritto/giudicato i vini nelle tre condizioni di valutazione: visiva, ortonasale e gustativa. I vini brasiliani e argentini sono spesso descritti utilizzando descrittori edonistici negativi in condizioni informate.
È stata osservata anche la tendenza opposta. Quando i valutatori erano a conoscenza dell’origine dei vini, spesso descrivevano i vini francesi e svizzeri aggiungendo descrittori sensoriali positivi.
Questi risultati sono utili per i consumatori di vino, i produttori, l’industria della gastronomia e per i politici che prendono decisioni sulle leggi sull’etichettatura COO e sulle promozioni delle esportazioni.
DOI: 10.1016/j.ijgfs.2024.100883
Il Paese d’origine come induttore di pregiudizi nei giudizi sul vino degli esperti - Un esperimento sensoriale in una fiera mondiale del vino
Country-of-Origin as bias inducer in experts’ wine judgments - A sensory experiment in a world wine fair. International Journal of Gastronomy and Food Science, Volume 35, marzo 2024
N. Depetris Chauvin, D. Valentin, JH. Behrens, H. Rodrigues







