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Con un decreto firmato il 17 ottobre 2025 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 ottobre, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) ha riconosciuto ufficialmente il Consorzio Nazionale Grappa come organismo di tutela della Grappa a Indicazione Geografica (IG).

Si tratta di un passaggio storico: per la prima volta una bevanda spiritosa italiana entra nel sistema dei consorzi di tutela, finora riservato soprattutto a vini e prodotti agroalimentari DOP o IGP.

Il nuovo consorzio, promosso da Assodistil insieme alle principali distillerie italiane, avrà il compito di vigilare sull’uso corretto della denominazione “Grappa IG”, contrastare abusi e imitazioni, promuovere la cultura del distillato e rappresentare la filiera presso le istituzioni.

Come si legge sul sito del MASAF, il riconoscimento risponde alla necessità di dotare il comparto di uno strumento di coordinamento unitario, capace di rafforzarne la presenza sui mercati internazionali e di garantire standard di qualità sempre più elevati.

Un distillato simbolo del Made in Italy

La grappa è l’unico distillato al mondo prodotto esclusivamente da vinacce italiane e interamente realizzato in Italia. Una tradizione che unisce oltre duecento distillerie, spesso a conduzione familiare, distribuite tra Veneto, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Lombardia.

Il riconoscimento del consorzio, sottolineano dal settore, “rende giustizia a una storia secolare e al lavoro di tanti produttori che hanno trasformato un prodotto contadino in un simbolo dell’eccellenza italiana”.

Il nuovo Consorzio della Grappa IG Nazionale avrà il compito di vigilare sull'utilizzo corretto della denominazione, promuovere iniziative di valorizzazione e sostenere la diffusione della cultura della grappa italiana nel mondo, rafforzando la competitività del settore.

Il consorzio avrà la possibilità di coordinare campagne promozionali, partecipare a fiere e manifestazioni internazionali, difendere la denominazione nei contesti europei e globali. Si punta anche a un’azione di educazione del consumatore, per far comprendere la differenza tra la vera Grappa IG e i distillati generici spesso confusi con essa.

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