Formaggio molle da tavola a pasta cruda, prodotto esclusivamente con latte di vacca intero, a crosta lavata, con stagionatura minima di 75 giorni. Il nome deriva dalla necessità di “salvare” le eccedenze di latte primaverile, grazie alla capacità contadina, frutto di un’economia del non spreco molto attuale.
Il Salva Cremasco, DOP dal 2011, è un formaggio molle da tavola a pasta cruda, prodotto esclusivamente con latte di vacca intero, a crosta lavata, con stagionatura minima di 75 giorni. La zona di produzione comprende l’intero territorio delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Lodi e Milano, ovvero aree morfologicamente rilevate della pianura alluvionale. L’uso dei suoli, da un punto di vista agricolo, prevede cerealicoltura, foraggicoltura e colture specializzate intensive. Le elevatissime rese delle produzioni agricole non comportano la necessità di supporti energetici molto consistenti. Le aree coltivate coprono buona parte del territorio della zona delimitata e contengono anche aree strappate alle paludi e bonificate con una capillare rete di drenaggio e di irrigazione sviluppata attraverso i secoli.
La storia
La tecnologia produttiva
Per la produzione del Salva Cremasco è utilizzato il latte vaccino intero crudo derivante dalle razze bovine allevate nell’area di interesse, la Frisona italiana e la Bruna Alpina. Secondo il disciplinare di produzione, l’alimentazione delle vacche da latte si basa sull’utilizzazione di alimenti ottenuti per non meno del 50% dalle coltivazioni aziendali o nell’ambito del territorio di produzione del latte per il Salva Cremasco DOP. Almeno il 60% della sostanza secca dei foraggi della razione giornaliera deve provenire da alimenti prodotti nel territorio di produzione del latte. L’alimentazione base delle bovine da latte è costituita da due grandi categorie: foraggi e mangimi.Caratteristiche
Il Salva Cremasco DOP si presenta come una forma parallelepipeda quadrangolare con: Martina Halker Esperta in tecnologie alimentari e divulgatrice scientifica







