I cambiamenti climatici impattano anche sulla geografia dei produttori di caffè. Un avvenimento unico per il nostro Paese, che risulta essere quello più a nord tra i produttori.

Il microclima siciliano ha permesso lo sviluppo della prima piantagione all’aperto con drupe nostrane. L'iniziativa dell’azienda palermitana Morettino ha portato l'Italia a far parte della cintura geografica che comprende aree vocate alla produzione di caffè: “Questa piantagione sperimentale -  ha detto Morettino, sales and marketing manager dell’azienda - è frutto della collaborazione con l’Orto botanico che, per l’area coloniale, importò un secolo fa semi dall’Etiopia. Da quei semi, insieme all’Università di Palermo, quest’anno abbiamo avuto un raccolto straordinario di Arabica a Km 0".

Per farne un progetto commerciale, occorrerà però almeno un decennio. Siamo a latitudini ben diverse dai Tropici, e la produzione per ora è limitata a 30 chilogrammi.

Una novità quindi positiva per quanto riguarda l'industria italiana del caffè, ma che fa contemporaneamente riflettere su quanto i cambiamenti climatici stiano insesorabilmente modificando gli equilibri del nostro pianeta.

 

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