A pochi chilometri da Verona, sorge lo stabilimento principale di AIA di Agricola Italiana Alimentare SpaAbbiamo incontrato i vertici aziendali per conoscere da vicino come questa azienda ha affrontato la difficile emergenza conseguente alla  Pandemia da Covid 19.

Mantenere tutti i lavoratori nelle linee di produzione e di rifornimento sani e sicuri  è stato un fattore critico. Come ha affrontato AIA questa problematica? 

Sin dall’inizio di questa epidemia l’azienda ha messo in campo uno sforzo importante per garantire all’interno delle strutture il rispetto delle cosiddette “3M” (Metro, Mascherine, Mani). Abbiamo iniziato il 2020 con una grande sfida, totalmente inaspettata: l’emergenza sanitaria Covid-19. Pur in un contesto inedito nella nostra storia e del pianeta intero, non ci siamo fermati. Anche di fronte a questo epocale imprevisto abbiamo unito gli sforzi, messo in campo le nostre competenze e grazie allo straordinario senso di responsabilità delle persone delle nostre filiere e il coraggio e la determinazione che ci contraddistinguono, siamo riusciti ad assicurare il cibo al Paese. Non possiamo che essere fieri del successo di questo sforzo imponente per consentire il lavoro in sicurezza e garantire il cibo al Paese. 

 

Avete introdotto nuove misure di distanziamento fisico tra le persone e misure più stringenti di igiene e sanificazione? Avete introdotto nuovi DPI?

Si è lavorato in ogni stabilimento AIA per rivedere l’organizzazione del lavoro, considerando le specificità produttive e delle singole strutture (piani operativi, singoli reparti produttivi, orari, flussi di ingresso e uscita, gestione delle aree break e delle pause, riunioni e trasferte all’estero), con l’obiettivo di creare le migliori condizioni possibili e andare incontro con la giusta flessibilità alle esigenze di tutti. 

Molte delle lavorazioni alimentari effettuate dal Gruppo prevedevano già alcuni dei DPI entrati poi nell’uso comune durante l’epidemia, come le mascherine; è stato ovviamente esteso l’utilizzo a tutti gli operatori l’uso dei dispositivi e dotato i punti chiave dell’azienda di distributori di disinfettanti, seguendo anche le indicazioni contenute nei vari DPCM e Protocolli legati alla gestione degli ambienti di lavoro. Le misure adottate dal Gruppo sono inoltre state estese ai principali fornitori e ditte esterne che operano in sinergia negli impianti.

Per quanto riguarda l’igiene, sulla base dell’HACCP, nei siti produttivi alimentari esiste da sempre un rigoroso sistema di lavoro che mette insieme tra le altre cose buone pratiche igieniche e l’accurata pulizia e sanificazione degli ambienti che avviene su base quotidiana. Misure che sono state rafforzate e integrate con ulteriori iniziative, come ad esempio sanificazioni straordinarie e personale dedicato alla igienizzazione dei corrimano o delle macchinette self service delle aree break.

Queste procedure sono oggi consolidate: cosa vi ha insegnato questa esperienza?

L’esperienza è stata importante e ci ha insegnato a crescere, coinvolgendo ancor più e rendendo protagonista di questo impegnativo percorso il nostro personale. Tra l’altro, per tenere sempre alta l’attenzione, è stata realizzata una importante campagna di sensibilizzazione interna per ricordare le norme di igiene e i comportamenti necessari per lavorare in sicurezza.

 

Maurizio Pedrini

Giornalista

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