Sono svariate le applicazioni dei gas nel mondo alimentare, con una storicità iniziale legata a utilizzi di base che si è evoluta presto per l’avvento di nuove tecnologie.

Nel corso del tempo i gas si sono rivelati essenziali per permettere il mantenimento della shelf life di numerosi prodotti, conservando allo stesso tempo l’aspetto di genuinità sempre ricercato dai consumatori e preservando gli aromi in maniera eccezionale. Intuizione straordinaria è stata quella di utilizzare alcuni gas, come ad esempio miscele di azoto ed ossigeno, in qualità gas di confezionamento per atmosfere modificate, rappresentando un’indubbia svolta per il settore.

I gas trovano impiego come propellenti per le bevande, per processi di surgelazione e per l’idrogenazione dei grassi e si dimostrano, senza dubbio, un coadiuvante per l’accelerazione e la semplificazione di molteplici processi produttivi. Fondamentale è l’attività che i gas sono in grado di svolgere per quanto concerne l’allungamento della shelf life del prodotto, infatti grazie al confezionamento in atmosfera protettiva, le miscele di gas permettono di sostituire l’aria nel contatto con gli alimenti, e in questo modo sono in grado di aumentare la freschezza dei prodotti confezionati in modo molto naturale e atossico. Tra i nuovi orizzonti in cui ci sarebbe molto margine di crescita è corretto citare il mondo degli aerosol in ambito alimentare: il confezionamento aerosol nell'industria alimentare è limitato ad applicazioni di nicchia, come la panna montata.

Gas come packaging

Un gas di confezionamento viene utilizzato per imballare materiali sensibili come il cibo in un ambiente con atmosfera modificata. Il gas utilizzato è solitamente inerte, o di natura che protegge l'integrità della merce imballata, inibendo reazioni chimiche indesiderate come il deterioramento o l'ossidazione degli alimenti. Il sistema di confezionamento dell'azoto prevede essenzialmente la sostituzione dell'ossigeno con l'azoto nell'imballaggio degli alimenti. Per cominciare, il cibo da conservare viene posto in una confezione o confezione non sigillata: una volta fatto ciò, nell'imballaggio viene introdotto azoto alimentare, che espelle l'aria ricca di ossigeno e l'umidità presente. La sigillatura della confezione del cibo intrappola l'azoto al suo interno e garantisce un ambiente povero di ossidanti che consente ai materiali alimentari di essere conservati più a lungo. 

 

Luca Ilorini

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