Produzione e consumi in crescita, con il dato più alto di sempre di forme prodotte, ma non mancano i timori per i costi energetici e il prezzo del latte. Il Consorzio garantisce che manterrà come proprio imperativo la difesa della qualità del prodotto.

L’Assemblea Generale dei Soci del Consorzio Gorgonzola DOP, che riunisce le 37 aziende produttrici, è stata l’occasione per fare il punto sulla produzione del formaggio alla presenza del Presidente Antonio Auricchio, del consulente scientifico Professor Erasmo Neviani e di medici e content creator del collettivo HEIMI Salute e Nutrizione, oltre a ospiti e personalità delle istituzioni, moderati da Francesca Romana Barberini.

Auricchio ha presentato in apertura gli incoraggianti dati del 2024 e dell’inizio di quest’anno. “Il 2024 è stato un anno record – ha dichiarato - con oltre 5 milioni 277mila forme prodotte, il dato più alto di sempre, e anche l'andamento di quest'anno è positivo: al 30 aprile la produzione di Gorgonzola DOP si è attestata su 1.790.600 forme – circa 15mila in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso - con una crescita di poco meno dell'1%”.

I dati 2024 registrano la crescita, mai così alta, del Gorgonzola DOPp piccante (+20,34%) mentre cala la produzione di Gorgonzola di tipo BIO (-7,81% rispetto al 2023).

Il 2024 si chiude in positivo anche per i consumi italiani: +2,4%, 400.000 famiglie in più (fonte YouGov). Le famiglie che mostrano la maggiore concentrazione e i più alti livelli di acquisto medio, sono principalmente di classe socio-economica alta o medio-alta, con 2 componenti e responsabile acquisto di 55 anni o più e senza figli. Si confermano sopra la media gli acquirenti del Nord, soprattutto Nord Ovest, dove si registrano anche le maggiori quantità acquistate.

Nei canali d’acquisto, il Supermercato genera il 54,9% dei volumi e il 55,5% del valore; secondo canale di vendita il discount (vol. 21%; val. 18,7%) e in crescita il “tradizionale specializzato” (vol.2,4%; val. 2,8%). La modalità di acquisto in peso variabile al banco rappresenta oltre il 61% dei volumi.

Nel 2024 l’export di Gorgonzola è cresciuto del 4,8%, per un totale di 26.188 tons esportate di cui 22.601 tons intra-UE (+5,4%) e le restanti extra-EU (+0,8%). Germania e Francia, con oltre 11,7k tons di formaggio esportato, sono i primi Paesi per importanza, seguiti da Spagna, Olanda, Polonia. In totale sono 87 gli Stati nel mondo dove nel 2024 si è consumato il Gorgonzola. Fanno invece registrare una leggera flessione (-1,4%) i dati export dei primi due mesi del 2025.

Come accennato in apertura il contesto non è facile: “Tra costi energetici che continuano ad essere altissimi, il prezzo del latte che è cresciuto del 12-13% rispetto allo scorso anno e il clima di incertezza provocato dalla guerra commerciale c’è preoccupazione per il futuro. Al prossimo Summer Fancy Food, che si terrà a giugno a New York, parlerò con l'ambasciatrice perché Trump deve capire che la sua politica commerciale penalizza anche i suoi concittadini ed è un'operazione che dal punto di vista economico non sta in piedi”.

Il Gorgonzola DOP

Non bisogna mai stancarsi di ricordare che la cosiddetta DOP Economy è un settore centrale del Made in Italy enogastronomico, in continua crescita, di cui l'Italia è leader mondiale con i suoi 55 formaggi Dop (+5,3% in valore). In questo contesto, il Gorgonzola si posiziona subito dopo Grana Padano e Parmigiano Reggiano tra i formaggi a latte vaccino per importanza (fonte Ismea –Qualivita 2023). 
Il formaggio Gorgonzola DOP è un’eccellenza millenaria nata nell’omonima cittadina di Gorgonzola, in provincia di Milano, intorno all’anno 1000, oggi prodotta in 15 province a cavallo tra Lombardia e Piemonte. I dati produttivi 2024 rivelano che in Piemonte sono state prodotte 3.822.245 forme (+1,73% sul 2023) e in Lombardia 1.455.476 (+2,36%). In particolare in Piemonte, il Gorgonzola è il prodotto DOP leader tra le 24 filiere food certificate regionali, esclusi quindi i vini, mentre in Lombardia è la quarta denominazione per valore tra le 34 filiere cibo certificate (fonte Ismea –Qualivita 2023).

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Le attività del Consorzio

In Assemblea si è fatto il punto anche su temi fondamentali per il Consorzio come l’attività di vigilanza e la tutela della DOP Gorgonzola. Nel 2024 sono state effettuate 152 visite ispettive di vigilanza sulle aziende produttrici di prodotti trasformati, in continuo aumento, che utilizzano il formaggio Gorgonzola come ingrediente principale (d.lgs 297/04).

In collaborazione con il servizio Ispettorato Centrale Qualità Repressione Frodi Nord Ovest, sono state, inoltre, effettuate, 444 campionature di formaggio Gorgonzola in punti vendita tradizionali, mercati rionali e GDO delle Regioni Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna che hanno portato a 111 verbali di prelievo, finalizzati ai controlli analitici prescritti dal Disciplinare di produzione.

A questo riguardo il Gen. Daniel Melis, Comandante Carabinieri Tutela Agroalimentare ha sottolineato dal palco che “l’Arma ha un assetto specialistico a garanzia dei consumatori, oggi sempre più informati e attenti, grazie a una catena di controlli severi. Con il Consorzio e Assolatte collaboriamo anche per formare i giovani carabinieri a cui spetta il delicato compito di intervenire sul territorio”.

Il formaggio Gorgonzola DOP è un prodotto ben distinto nel comparto lattiero caseario italiano e proprio la sua marcata caratterizzazione genera azioni di usurpazione e imitazione, fenomeno conosciuto come Italian Sounding. Anche nel 2024 il Consorzio ha destinato ingenti risorse all’attività di registrazione del marchio consortile e dell’indicazione geografica “Gorgonzola” in tutto il mondo (ad oggi sono 96 i Paesi in cui il marchio è registrato) al fine di tutelare il prodotto dalle imitazioni e di garantire il consumatore che deve esser certo di trovarsi davanti a un prodotto che rispetta un preciso disciplinare di produzione, il legame con il suo territorio e severi controlli che ne garantiscono sicurezza e qualità. Nel 2024 sono state 102 le richieste di registrazione effettuate tutto il mondo, procedure che hanno richiesto un esame di valutazione da parte del Consorzio.

Gli aspetti nutrizionali

Zola da sin Francesca Romana Barberini Collettivo Heimi Antonio Auricchio Erasmo Neviani LOWIl Professor Neviani, anche Presidente del Comitato italiano FIL-IDF (International Dairy Federation organizzazione no-profit con sede a Bruxelles) si occupa dei progetti dedicati alla qualità e alla sicurezza alimentare legata al consumo di Gorgonzola Dop: “La prima cosa da dire è che il Gorgonzola è un prodotto sicuro e questo si deve alle aziende consorziate che hanno sempre affrontato di petto anche le criticità. Ad esempio la pastorizzazione è stata inserita nel Disciplinare per espressa volontà del Consorzio ed è una scelta che oggi paga visti i problemi odierni che stanno affrontando i prodotti a latte crudo”.

I divulgatori del collettivo Heimi, seguitissimi sui social grazie ad uno stile di comunicazione chiaro, veloce e diretto, sottolineano come “il sapore nasce dall’unione tra il gusto e gli altri sensi, come vista, olfatto. Quest’ultimo, in particolare, grazie all’acido valerianico, una molecola volatile che ricorda i feromoni presenti nell’odore del partner, contribuisce a rendere il Gorgonzola intrigante, quasi afrodiasiaco!”. Il Gorgonzola è anche un mood-food, lo dice la scienza. Il triptofano agisce, infatti, sui recettori presenti nel cervello trasmettendo calma e serenità e migliorando, quindi, l’umore. Sempre secondo Heimi, alle muffe “buone” del Gorgonzola si deve il suo tipico sapore stuzzicante e anche la sua alta digeribilità, mentre grazie alla fermentazione dei batteri lattici il Gorgonzola è naturalmente privo di lattosio e può essere quindi consumato anche da chi è intollerante (<0.1 g/100g. Contiene galattosio).

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