Il “Tavolo del Latte”, convocato dal MASAF ha riunito rappresentanti delle organizzazioni agricole, delle cooperative e dell’industria casearia per analizzare l’andamento del mercato lattiero-caseario. Al centro del confronto, le tensioni sui prezzi alla stalla e gli attuali squilibri tra costi di produzione e livelli di remunerazione degli allevatori.
A seguito del confronto con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, le parti hanno raggiunto un’intesa su un prezzo di riferimento per il latte alla stalla: 0,54 €/litro a partire da gennaio 2026, con un graduale adeguamento nei mesi successivi (0,53 €/litro a febbraio e 0,52 €/litro a marzo).
Il comunicato del MASAF del 9 dicembre conferma ufficialmente che l’accordo è stato formalizzato, trasformando le discussioni del Tavolo del 2 dicembre in un’intesa operativa. Il prezzo stabilito vuole garantire un margine minimo agli allevatori e stabilizzare il mercato in un contesto di forte volatilità dei prezzi, che negli ultimi mesi avevano subito un calo significativo, scendendo al di sotto dei 50 centesimi al litro.
Oltre al prezzo, il Ministero ha annunciato l’attivazione di un pacchetto di sostegno alla filiera, comprendente campagne di comunicazione, promozione dell’export e iniziative di valorizzazione dei prodotti italiani, con l’obiettivo di rafforzare la competitività del settore a livello nazionale e internazionale.
Le richieste del comparto
Le organizzazioni agricole hanno sottolineato la necessità di strumenti più strutturati per garantire una gestione equilibrata dell’offerta e tutelare i produttori, richiedendo una maggiore programmazione e il consolidamento di un fronte comune della filiera. Gli allevatori considerano le misure concordate un passo positivo, ma evidenziano l’importanza di monitorarne l’efficacia e di valutare eventuali interventi aggiuntivi per coprire i costi di produzione e sostenere la redditività.
L’accordo, formalizzato il 9 dicembre, sarà valido per i primi mesi del 2026 e sarà attentamente seguito sia dal governo sia dagli operatori della filiera. Ulteriori incontri e verifiche sono previsti per valutare l’impatto delle misure e definire eventuali interventi aggiuntivi. Particolare attenzione sarà posta al mantenimento di margini equi alla stalla, alla stabilizzazione dei prezzi e alla promozione delle produzioni di qualità, elementi chiave per la sostenibilità economica e sociale del comparto.






