Farm to fork, parte integrante del Green Deal europeo, è la lunga strada che dovrebbe rendere il sistema alimentare nel suo complesso sostenibile, nel modo in cui produciamo, distribuiamo e consumiamo alimenti.

Un percorso di transizione che la Commissione vuole garantire attraverso una serie di atti, spingendo tutti gli attori ad impegnarsi, anche in modo volontario, in azioni collaborative dagli obiettivi comuni. A questo risponde, in estrema analisi, il Codice di Condotta sulle pratiche commerciali e di marketing responsabili, che ha visto la luce lo scorso 5 luglio e che viene considerato una delle prime iniziative europee da realizzare nell'ambito della strategia "Dal produttore al consumatore". Lo scopo del documento, ad adesione volontaria è quello di garantire non solo prodotti sostenibili sul mercato dell'UE ma anche informazioni migliori perché i consumatori possano compiere scelte informate.

Come funziona

Sottoscrivere il codice significa di fatto enunciare volontariamente un maggior impegno verso la transizione ecologica del continente. Il Codice di condotta dell'UE contiene una serie di 7 obiettivi “aspirazionali” e un quadro di iniziative per il monitoraggio e la valutazione dei progressi degli impegni intrapresi. Ogni obiettivo ha dei target specifici a sua volta e un elenco di azioni indicative, tangibili e misurabili, la cui finalità è appunto quella di generare alimenti da filiere interamente sostenibili, ridurre perdite e sprechi, promuovere un’alimentazione sana, ridurre il consumo di risorse e semplificare le scelte dei consumatori. L'iniziativa comprende due livelli di impegno. Per le Associazioni dell'UE, esse sottoscrivono sette obiettivi, ciascuno corredato di traguardi e azioni indicative per migliorare l'impatto sulla sostenibilità delle operazioni di trasformazione alimentare, della vendita al dettaglio e dei servizi di ristorazione e quindi di migliorare la sostenibilità della filiera alimentare. 

Per le imprese è previsto un quadro di impegni ambiziosi con risultati misurabili per le imprese più all'avanguardia, in un ampio ventaglio di settori, quali il benessere degli animali, la riduzione del contenuto di zucchero e il taglio delle emissioni di gas a effetto serra in tutta la loro gamma di prodotti. Le associazioni e le imprese riferiranno annualmente sui progressi compiuti presentando una sintesi della loro relazione sulla sostenibilità.

 

Francesca De Vecchi

Tecnologa alimentare OTALL e divulgatrice scientifica

 

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