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Una decisione giudicata preoccupante, che mette a rischio un settore da 180mld di euro. E’ quanto denunciato dal Presidente dell’associazione Paolo Mascarino in merito al testo elaborato che presenta modifiche rispetto a quanto recentemente proposte da Parlamento europeo.

“La scelta adottata dal Consiglio Europeo sul PPWR è sconcertante, grave e certamente molto preoccupante perché ribalta le decisioni prese a maggioranza dal Parlamento UE riproponendo uno schema superato e antiscientifico che apre un pericoloso crinale per l’industria del food italiano che vale 180mld di euro di fatturato e 50 nell’export” ha dichiarato il Presidente di Federalimentare.

La posizione negoziale del Consiglio Ambiente sul regolamento imballaggi (Packaging and Packaging Waste Regulation – PPWR) è un testo di compromesso elaborato dalla presidenza spagnola che presenta modifiche meno rilevanti rispetto a quelle proposte dal Parlamento il mese scorso. L’Italia ha espresso il suo dissenso, essendo l’unico Stato membro a votare contro. In particolare, il ministro Pichetto Fratin ha sottolineato che l’Italia ha già raggiunto un livello di raccolta differenziata molto elevato, pari al 56,5%, mentre la media europea si attesta sul 48%.

“Il documento approvato in Consiglio ripropone il vecchio schema fatto di divieti e proibizioni verso gli imballaggi monouso per gli alimenti – ha continuato Mascarino - disconoscendo di fatto una letteratura scientifica trentennale che dimostra come il riuso del packaging alimentare, rispetto al monouso, produca un incremento di emissioni di CO2 superiore andando a peggiorare tutti i parametri ambientali. In più, - prosegue Mascarino- il Consiglio UE ha cancellato l’esenzione dal riuso per quei paesi, Italia in testa, che abbiano almeno l’85% di raccolta, principio invece che il Parlamento europeo aveva sostenuto e che aveva di fatto tutelato l’Italia e i suoi comparti produttivi senza smantellarne il sistema produttivo costruito negli anni”.

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