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Ecco il vademecum del vero salmone affumicato italiano; tra gli obiettivi del gruppo anche quello di fornire utili consigli per aiutare il consumatore italiano a scegliere il miglior salmone e comunicare al mercato un’eccellenza del Made in Italy.

Presidente della nuova realtà dello scenario ittico/enogastronomico è Gianpaolo Ghilardotti patron di Foodlab, azienda parmense specializzata nella lavorazione e affumicatura di salmone e altre eccellenze ittiche. I fondatori sono quattro protagonisti della filiera del salmone lavorato: Agroittica di Calvisano - BS (presente sul mercato con il marchio Fjord), Foodlab con sede a Polesine Zibello – PR (marchio Fumara), Sicily Food di Aragona – AG (marchio Fine & Fish) e Starlaks, ubicata a Borgolavezzaro – NO (marchi Aquafood e Starlaks). Nel loro insieme le quattro realtà danno impiego a più di 500 persone, garantiscono una lavorazione di più di 10.000 tonnellate di pesce annue e, da sempre, agiscono in sintonia con le rispettive comunità locali.

La visione comune alla base del Consorzio è quella di promuovere il salmone e le altre specialità ittiche affumicate come alimenti sani, nutrienti e di qualità.

Gli obiettivi del Consorzio Affumicatori Maestri Italiani

  • Logo CAMIPreservare e valorizzare la produzione di salmone affumicato in Italia
  • Promuovere il consumo di salmone di qualità, alimento premium dal punto di vista nutrizionale;
  • Accrescere la consapevolezza fra i consumatori che la lavorazione italiana dei prodotti di riferimento (come da disciplinare del Consorzio) è sinonimo di garanzia del rispetto delle migliori prassi di produzione e igieniche, assicurate anche dai controlli delle autorità veterinarie Italiane, tra le più qualificate e attente in Europa;
  • Aiutare il consumatore a destreggiarsi tra etichette, brand, indicazioni.

Il vademecum CAMI per il vero salmone affumicato italiano

Al fine di avere una base comune e garantire livelli di qualità e sicurezza omogenei, i soci ribadiscono le seguenti ‘regole’ (attestate dalla presenza del marchio del Consorzio sulle confezioni:

  • La lavorazione deve essere effettuata in Italia
  • La salatura deve essere rigorosamente a secco, senza iniezione di salamoia
  • Per il prodotto pescato, vi è l’obbligo di dichiarare zone di pesca e relative certificazioni di sostenibilità;
  • Per il prodotto allevato, vi è l’obbligo che cresca in allevamenti sicuri e certificati secondo le norme relative al benessere animale;
  • La tracciabilità e la certificazione della materia prima devono essere chiare e con indicazioni esaustive e verificabili;
  • Tutte le norme a tutela della sicurezza alimentare devono essere scrupolosamente rispettate;
  • L’etichettatura dei prodotti deve essere chiara e precisa;
  • Audit annuale da parte di un ente di certificazione terzo.
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