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Dopo l’annuncio da parte del Governo di non rinviare ulteriormente la tanto annunciata Sugar Tax, bensì di applicarla, seppure in maniera parziale, dal prossimo 1 luglio, non si sono fatte attendere le reazioni delle associazioni di categoria interessate dalla misura.

“Abbiamo appreso con stupore e rammarico la notizia di una seppur parziale applicazione della Sugar Tax dal 1° luglio di quest’anno, a fronte delle ripetute rassicurazioni ricevute da diversi membri del Governo negli ultimi mesi”- ha dichiarato il Presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino, in una nota. - “Siamo ancora fiduciosi – ha proseguito Mascarino – che possa trattarsi di un disguido, considerato che la Relazione Tecnica, di cui ha dato conto anche la principale agenzia di stampa nazionale, faceva esplicito riferimento al rinvio sia della Plastic Tax che della Sugar Tax al 1° luglio 2026. Auspichiamo quindi un pronto intervento del Governo volto a correggere una misura ideologica e non efficace, che rischia di attivare un nuovo pericoloso processo inflattivo sui beni di consumo e di danneggiare le nostre esportazioni in tutto il mondo”.
Paolo Mascarino Pres. Federalimentare 2“L’applicazione di una tassa sulle bevande zuccherate in Italia – osserva il Presidente di Federalimentare – crea inoltre un vulnus drammatico alla posizione italiana sui temi della nutrizione ma soprattutto crea un pericolosissimo precedente. Alla vigilia di scadenze importantissime come il rinnovo delle istituzioni europee e il vertice delle Nazioni Unite sulle malattie non trasmissibili, dove è già forte la pressione a favore dell’applicazione di tasse non solo sulle bevande zuccherate, ma anche sulle bevande alcoliche e su tutti i prodotti ricchi di sale, grassi o zuccheri, cioè i nostri vini, i nostri formaggi, i nostri salumi e tutti i principali prodotti del made in Italy, l’Italia di fatto si consegna e si arrende ai propri avversari storici”. “Auspichiamo pertanto – conclude Mascarino – che il Governo possa rivedere al più presto questa norma, che a fronte di un gettito irrisorio colpirebbe principalmente piccole e medie imprese italiane, rischiando peraltro di affossare per sempre alcuni marchi storici della nostra tradizione. L’errore nel testo del decreto-legge è ancora reversibile, mentre i danni che causerebbe la sua applicazione alle imprese del nostro Paese sono incalcolabili e irreversibili”.

Giangiacomo Pierini Presidente AssobibeDi analogo tenore le dichiarazioni del Presidente di ASSOBIBE, Giangiacomo Pierini: “Apprendiamo di un emendamento bollinato del Governo al DL c.d. Superbonus (AS 1092) volto a non rinviare l’attuazione della c.d. Sugar tax, l’imposta che colpisce le sole bibite anche quando prive di zucchero. A poche settimane dalla data di entrata in vigore, prevista per il 1° luglio 2024, questa scelta rappresenta una doccia fredda dopo le ripetute dichiarazioni sul non voler vessare le imprese e le rassicurazioni date al comparto anche nelle ultime settimane sul tema – ha continuato Pierini   -. Confidiamo che la volontà politica di questo Governo sia coerente con le posizioni sempre sostenute, per evitare di essere i primi ad attuare una imposta sempre definita inutile e dannosa. Le imprese del comparto, fatto per il 64% da PMI, che producono eccellenze del Made in Italy come aranciate, chinotti, cedrate, aperitivi analcolici, si troverebbero ad essere le uniche a pagare con un impatto di oltre 5.000 posti di lavoro, insieme ai cittadini che avrebbero un ulteriore aumento di prezzi che si aggiunge al peso generato dall’inflazione.”

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