Un sistema per industrie alimentari e grandi catene di distribuzione capace di rintracciare in tempo reale contaminanti su campioni di cibo non trattati, che in futuro potrebbe essere disponibile anche nei punti vendita.

Possiamo pensare che l’automazione di alcune operazioni e tecniche analitiche si diffonda anche nell’industria alimentare, che si tratti di un laboratorio di servizio per l’industria o di un laboratorio all’interno di un’industria alimentare e mangimistica?

La filiera di produzione degli alimenti per animali domestici ricade nell’ambito normativo della produzione di mangimi con l’utilizzo dei materiali classificati in Categoria 3 (Reg. CE n. 1069/2009, ex 1774/2002).

La verifica dell’adempimento alle prescrizioni della normativa vigente in materia di  OGM si realizza mediante controlli effettuati su tutto il territorio nazionale e all’importazione.

"Coronavirus" è stato il termine maggiormente ricercato a livello globale nel 2020 dagli utenti della rete.

La rivista statunitense Wired, che solitamente si occupa di varie tematiche culturali, economiche e di carattere tecnologico, ha recentemente aggiunto la sua voce al diffuso e variegato dibattito relativo agli aspetti salutistici legati al consumo di formaggio. Lo ha fatto mettendo in discussione i più diffusi convincimenti negativi e i luoghi comuni, purtroppo, da tempo consolidati. Il titolo dell’intervento lascia intendere la posizione della rivista: “Great News, America: Cheese Isn’t Bad for You: CHEESE IS AMONG the ultimate guilty pleasures. It’s gooey. It’s fatty. It’s delicious. It just has to be bad for you, right?” 

Il settore agroalimentare si sta evolvendo velocemente, e necessita di figure professionali compatibili con i numerosi cambiamenti organizzativi e produttivi che lo caratterizzano.

Definire per un alimento od un gruppo di alimenti quali siano gli indici microbiologici di qualità, come gli indici di carenza di igiene o quelli di alterabilità, è abbastanza complesso.

Un algoritmo sviluppato dall’università di Milano-Bicocca permetterà di scoprire in tempo reale l'adulterazione di un prodotto.

Come noto, la contaminazione microbica degli alimenti può aver luogo in diverse fasi della loro produzione, conservazione, commercializzazione e consumo. Una particolare gamma di alimenti è quella rappresentata dai piatti cotti pronti al consumo.

“Carpaccio” e “Tartare” sono generalmente prodotti carnei che troviamo sempre più spesso nei banchi espositivi dei supermercati, preimballati, e che per consuetudine vengono consumati tal quali senza ricorrere alla cottura. Tali specialità prevedono comunque un condimento e recano spesso in etichetta l'indicazione “da consumarsi previa cottura”. Una simile istruzione d’uso, che è comprensibile considerate le caratteristiche visive prossime alla carne fresca, rappresenta anche un escamotage a cui ricorrono molti operatori del settore alimentare i quali, così facendo, ritengono di poter classificare i propri prodotti automaticamente come “non ready to eat”.