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UCIMA (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio) è l’associazione nazionale di categoria che riunisce, rappresenta e assiste i costruttori italiani di macchine per il confezionamento e l’imballaggio.

“La plastica è un materiale meraviglioso, comodo, utile ma vittima del suo successo”, ha detto Carlo Alberto Pratesi, docente di marketing, innovazione e sostenibilità dell’Università Roma Tre. Una sintesi suggestiva per dire che, pur non negando i progressi che la plastica ha permesso di raggiungere in ogni campo di applicazione (nell’alimentare pensiamo a shelf-life, sicurezza, convenience…), oggi dobbiamo affrontare il nodo del suo impatto ambientale. Una situazione dovuta non tanto al materiale in sé ma all’uso, all’abuso e alla gestione del fine-vita.

La strategia “From Farm to Fork” prevede tra i propri obiettivi lo sviluppo di un consumo alimentare sostenibile: tra le azioni per raggiungere questo risultato vi è la necessità di fornire ai consumatori gli strumenti necessari, come ad esempio l’etichettatura nutrizionale sulla parte anteriore dell’imballaggio, per compiere scelte alimentari consapevoli, sane e sostenibili a vantaggio della salute e della qualità della vita.

Nutrinform, il sistema di etichetta “a batteria” dei prodotti alimentari proposto dall’Italia, risulta essere una delle due modalità più apprezzate dal consumatore in relazione ai comportamenti e alle abitudini di acquisto. Nutrinform, infatti, risulta essere particolarmente apprezzato dai canadesi, con un indice di gradimento di 102, e dai russi (71); anche la tabella nutrizionale dell’attuale etichetta viene molto apprezzata, con un punteggio massimo di 110 in Canada e di 81 in Russia. Il Nutriscore, conosciuto anche come etichetta “a semaforo”, è al contrario il sistema meno gradito, con indici negativi in molti Paesi (con picchi di -109 in Italia e -94 in Canada), a esclusione della Germania e della Spagna, che mostrano un indice di gradimento, seppur basso, di 35 e 6.

L’impiego di nanomateriali nell’industria alimentare sembra offrire notevoli vantaggi. Ad esempio la presenza di alcune nanoparticelle dotate di attività antimicrobica nel packaging favorisce la conservazione e la qualità degli alimenti. Tuttavia è ipotizzabile che queste nanoforme diano origine a nuovi e sconosciuti fenomeni di tossicità, spesso correlati alle loro interazioni con altre sostanze.

Con le crescenti preoccupazioni ambientali sull’uso di materie plastiche convenzionali e non rinnovabili, sono state studiate alternative come le bioplastiche e il loro impatto sull’ambiente.

Tutelare la sicurezza degli acquisti alimentari dei consumatori, in un’ottica di reale ‘one health’ e valorizzare, al contempo, i prodotti delle filiere agroalimentari attraverso la tecnologia blockchain: questi gli obiettivi di un percorso iniziato nel 2019 attraverso una sperimentazione promossa  con cui è stato possibile creare lo strumento per certificare in modo innovativo e trasparente il percorso degli alimenti e i controlli sanitari. Il provvedimento, dopo la positiva fase sperimentale, estende la tecnologia blockchain a tutte le filiere agroalimentari lombarde.

Firmato un protocollo d’intesa che offre alle aziende della filiera alimentare italiana soluzioni atte a rendere l’imballaggio flessibile più riciclabile e sostenibile.  

Origine è il primo sistema di tracciabilità che permette al cliente, direttamente dal ristorante, di conoscere il punto esatto dove è avvenuta la cattura di pesce, molluschi o crostacei presenti sul menù

Quello vinicolo è uno dei settori più colpiti dalla contraffazione, ma la digitalizzazione offre molti strumenti adatti a combatterla. Un esempio, l'etichetta interattiva sviluppata da Trackyfood.

Oggi il consumatore non guarda più solo agli aspetti legati al gusto del prodotto ma è sempre più orientato agli aspetti nutrizionali, alla sicurezza, alla provenienza della materia prima, agli impatti ambientali dei processi produttivi, alla praticità della confezione, alle informazioni contenute in etichetta.