I dati Istat segnalano che fra gennaio e maggio di quest’anno i listini di vendita dei prodotti dell’industria alimentare sono scesi di 7,4 punti percentuali. Soddisfatta Federalimentare che in una nota sottolinea come questi numeri significhino che “la spirale inflazionistica su energia e materie prime sta diminuendo progressivamente con evidenti benefici sulla produzione industriale”.
Tutto pronto per la II edizione di AlimentiPiù, il convegno digitale di Scienza e Tecnologia alimentare. L'appuntamento è per il 26-27-28 settembre. La partecipazione alle sessioni è gratuita e sono previsti Crediti formativi per i Tecnologi Alimentari e il rilascio di un Attestato di partecipazione per tutti i partecipanti.
Food Industry Monitor dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo) e di Ceresio Investors stima un aumento nei fatturati dell'8,4% nel 2023 e del 5,7% l'anno successivo; bene l’export con un +10%.
Una ricerca di B-PlanNow fa luce sul settore e segnala l’esistenza di ampi margini di crescita per questo mercato e l’esistenza di potenzialità ancora inespresse.
Novità dall’Assemblea di una delle maggiori associazioni dell’alimentare in Europa, che rappresenta oltre 20 settori del Made in Italy, 550 aziende e 900 marchi nazionali consumati all’estero con trend di crescita importanti.
La diminuzione delle vendite alimentari di aprile, un meno 5,4% a livello di quantità, è il dato peggiore da dicembre dell’anno precedente. E questo dato negativo è avvenuto nonostante l’industria abbia praticato una politica di riduzione dei prezzi franco fabbrica fin dall’inizio dell’anno.
NielsenIQ (NIQ) ha analizzato l’andamento dei consumi e delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane per il mese di maggio 2023 ne “Lo stato del Largo Consumo in Italia”, l’indagine mensile che fotografa lo scenario della Grande Distribuzione Organizzata nel nostro Paese.
Il soggetto federativo comprende settori merceologici che nel loro insieme hanno un fatturato che supera i 25 miliardi di euro. Nelle intenzioni di Confindustria rappresenterà la filiera della prima trasformazione alimentare. Ecco con quali obiettivi.
Per l’Industria molitoria italiana numeri positivi. I volumi degli sfarinati prodotti dall’Industria molitoria nazionale si sarebbero attestati, nel 2022, su 8,128 milioni di tonnellate, con un incremento del 4,1%. Andrea Valente confermato alla Presidenza.
L’azienda che ha il proprio core business nel settore agroalimentare rappresenta una delle più importanti realtà produttive del paese è impegnata a valutare diverse potenziali acquisizioni.
Dal primo Rapporto Federalimentare-Censis una fotografia precisa del settore: 179 miliardi di euro di fatturato annuo, oltre 50 miliardi di export, 60 mila imprese e 464 mila occupati.