Oltre un milione di quintali di grano duro italiano sarà impiegato da alcune delle più importanti industrie molitorie del nostro Paese per la produzione di pasta 100% italiana, valorizzando il grande lavoro delle aziende agricole. È quanto comunica CAI - Consorzi Agrari d’Italia, primo hub della produzione organizzata in Italia, che in queste settimane è impegnata a rinnovare i contratti di filiera per i cereali gestiti nelle proprie strutture.

La necessità di gestire i potenziali rischi degli alimenti allergenici nei locali di produzione alimentare può essere fronteggiata in vari modi, ad esempio attraverso programmi relativi ai prerequisiti (PPR) e poi tramite l'integrazione nel sistema Haccp aziendale.

I mercati esteri hanno spinto i ricavi, con l'Italia in leggero regresso.

Secondo una recente ricerca di Market Watch, il mercato globale dei prodotti da forno raggiungerà i 339,3 miliardi di dollari entro il 2026 con un tasso di crescita annuo del 3,54%.

La pandemia da Covid-19 e il conseguente lockdown hanno influenzato notevolmente l’andamento dei consumi e causato un temporaneo azzeramento del canale fuori casa.

In corso un investimento di 16 mln per l'installazione di nuovi macchinari. L'obiettivo è quello di incrementare la produzione del 40% nel giro di due anni, soprattutto per quanto riguarda l'export.

A influire positivamente sul fatturato, soprattutto i mercati esteri.

Con tale operazione Ferrero intende incrementare l’offerta di prodotti legati al mercato dei biscotti, dando così un seguito ad acquisizioni precedenti di altri brand come Delacre, Kelsen Group e Fox’s

Sono diversi gli aspetti secondo i quali la tecnologia alimentare può favorire la digeribilità degli amidacei.

I dati forniti da Cerved in esclusiva per Produzione & Igiene Alimenti descrivono un settore in cui l’export supera il 40% della produzione. I maggiori costi per le aziende sono rappresentati dalle materie prime e dal confezionamento.

Secondo le stime Nielsen, nell'ultimo anno le vendite in Gdo hanno sfiorato i 45 milioni di euro, crescendo del 3,3%. A trainare il mercato è il segmento della pasta a base di legumi, che vale 38 milioni di euro e cresce anno dopo anno.