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È del 5 maggio 2021 l’emanazione delle "Linee Guida per la gestione operativa del Sistema di allerta per alimenti, mangimi e materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti" che sicuramente hanno trovato il proprio banco di prova nell’importante allerta sull’ossido di etilene che ha attraversato l’Europa da giugno 2021.

Un decreto del Mipaaf definisce gli standard value per gli aiuti volti a coprire i danni causati da mancata produzione di latte, miele e abbattimento forzoso dei capi.

A causa delle difficoltà che i settori economici stanno vivendo a causa della pandemia, la tassa è stata ulteriormente prorogata ed entrerà in vigore dal 1 gennaio 2022.

Introdotte nuove disposizioni, riguardanti anche gli orientamenti generali forniti dal personale dell’Efsa su richiesta di un potenziale richiedente prima della presentazione della domanda e l’obbligo di notificare studi commissionati o realizzati dagli operatori economici a sostegno di una domanda o di una notifica, nonché le conseguenze in caso di inosservanza di tale obbligo.

Firmato il documento che stabilisce le misure di contrasto e di contenimento del virus SARS-CoV-2 negli ambienti lavorativi.

Abbiamo raccolto alcuni commenti circa gli orientamenti che emergono dalla giurisprudenza in merito al valore in ambito processuale del dato analitico e del suo accertamento.

Il Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente  modificati negli alimenti ha come principale scopo quello di garantire il controllo sull’attuazione della legislazione dell’UE nel settore degli alimenti GM, attraverso l’elaborazione di strategie appropriate.  

Tra le non conformità più frequenti che possono andare a compromettere la sicurezza e la qualità degli alimenti in seguito al mancato rispetto dei requisiti di igiene delle macchine o dei MOCA, vi è la possibile contaminazione del prodotto alimentare in modo tale da variarne la composizione naturale.

Al fine di garantire la sicurezza degli alimenti, la legislazione europea impone infatti di verificare tutti i passaggi della catena produttiva che concorrono alla formazione del prodotto finale destinato al consumatore. È pertanto fondamentale da parte dell’operatore del settore alimentare adottare delle procedure di controllo e verifica tali da impedire che durante le fasi di preparazione, lavorazione e confezionamento del prodotto possano verificarsi delle situazioni di rischio tali da compromettere la conformità degli alimenti ai requisiti igienico sanitari previsti dalla legge.

La legislazione richiede che fin dalle fasi di progettazione e scelta dell’ubicazione delle strutture destinate agli alimenti si adottino misure idonee a consentire un’adeguata pulizia e disinfezione al fine di impedire l’accumulo di sporcizia e sviluppare una corretta prassi di igiene in grado di assicurare un’efficiente protezione contro la possibile contaminazione crociata. Altro adempimento fondamentale a tal scopo è predisporre una corretta aerazione degli ambienti nonché adeguati impianti di scarico. In particolare, la normativa comunitaria richiede all’operatore una specifica attenzione nella scelta dei materiali costruttivi nonché la predisposizione di adeguate procedure di pulizia e igiene. 

Il Regolamento (CE) n. 852/2004 contiene la disciplina normativa sull’igiene dei prodotti alimentari e detta una serie di norme che stabiliscono le procedure igienico sanitarie da applicare a tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione degli alimenti per garantire un elevato livello di tutela dei consumatori con riguardo alla sicurezza degli stessi prodotti alimentari.