Prima di lanciare un nuovo prodotto o rilanciarne uno esistente bisogna testare l’idea di base. Bisogna innanzitutto comprendere se vi sia un bisogno del mercato o se si sta rispondendo ad un trend dei consumi, o ancora se si vogliano aprire nuovi mercati. Fondamentale è quindi lo studio del consumatore con le sue abitudini e i suoi comportamenti, le sue preferenze, esigenze e aspettative.

L’Italia è il Paese in cui la propensione al consumo di frutta e verdura è più elevata all’interno dell’Unione Europea. Nel complesso, l’81% della popolazione in Italia assume almeno una porzione di frutta o verdura al giorno, ma il primato riguarda anche le quantità, oltre che la frequenza.

Secondo le più recenti proiezioni, in prossimità dell’anno 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 10 miliardi di individui. Come riuscire a produrre e rendere accessibile il cibo necessario per soddisfare le esigenze di tutti questi consumatori e, soprattutto, come farlo nel rispetto delle risorse del nostro pianeta che non sono illimitate, è questione sempre più urgente.

Nel 2021 sono stati destinati complessivamente 182,9 milioni di euro alla promozione dei prodotti agroalimentari all'interno e all'esterno dell'UE. Il programma di lavoro relativo alla politica di promozione si concentra in particolare sulla promozione dei prodotti e dei metodi agricoli che sostengono più direttamente gli obiettivi del Green Deal europeo, dando priorità a prodotti biologici, frutta e verdura e agricoltura sostenibile.

Pubblicata la relazione Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia relativa all’anno 2019. Si tratta dei controlli ufficiali degli alimenti e delle bevande che hanno la finalità di verificare e garantire la conformità dei prodotti alle disposizioni dirette a prevenire i rischi per la salute pubblica, a proteggere gli interessi dei consumatori e assicurare la lealtà delle transizioni commerciali.

Non sono solo le chiusure forzate ad abbattere il fatturato dei pubblici esercizi: con il ricorso allo “smart working” come misura per tentare di contenere i contagi da coronavirus, bar e ristoranti perdono un’importante fetta di clientela in pausa pranzo, in particolare nelle zone urbane.

Il modo in cui la frode alimentare è cambiata e cambierà dipende da come cambia lo scenario. I megatrend sono definiti come "cambiamenti importanti nel progresso di una società o di un particolare campo o attività" e qualcosa che si prevede si verifichi con un alto grado di certezza. Ciò fa dei megatrend la giusta lente per osservare come si evolveranno le sfide del settore alimentare nei decenni a venire. Come per qualsiasi attività di monitoraggio e previsione di ciò che potrà succedere, sono state fatte alcune ipotesi e previsioni di eventi futuri.

La UE ha fissato l’obiettivo di ottenere nel 2030 il 25% della superficie coltivata a biologico. Di conseguenza, la Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica sull’agricoltura biologica in cui viene richiesto di rispondere entro il 27 novembre ad una serie di domande molto diversificate, che spaziano dalle attese e conoscenze dei consumatori. La prima proposta di un codice colore per etichettare gli alimenti è stato il ‘traffic light labels’ inglese. Per raggiungere l’obiettivo indicato, la CE sta predisponendo strumenti specifici per assicurare la transizione verso la nuova normativa; propone di posticipare al 1 gennaio 2022 l’entrata in vigore della nuova regolamentazione sul biologico; intende assegnare 40 milioni di euro per la promozione dell’agricoltura biologica nel 2021.

L'Efsa ha stabilito una nuova soglia di sicurezza per le principali sostanze perfluoroalchiliche, o PFAS, che si accumulano nell’organismo umano. La soglia, una dose settimanale tollerabile di gruppo (DST) di 4,4 nanogrammi per chilogrammo di peso corporeo alla settimana, viene specificata in un parere scientifico sui rischi per la salute umana derivanti dalla presenza di queste sostanze negli alimenti.

Dopo il parere negativo espresso dal Mef e dalla Ragioneria dello Stato agli emendamenti presentati in Commissione Affari costituzionali del Senato sul rinvio della Sugar Tax, nonostante ci fosse stata una volontà politica al rinvio della tassa e posticipare al 2026 l’introduzione della legge, Federalimentare è intervenuta sul tema esprimendo “profonda amarezza”.

È operativo dal 20 gennaio 2025 il Regolamento UE 2024/3190 che ne vieta l’uso nella fabbricazione di materiali e oggetti destinati ad entrare in contatto con gli alimenti (MOCA); restrizioni anche per l’utilizzo di altri bisfenoli pericolosi. Il divieto di BPA sostituisce le precedenti normative e rappresenta un passo importante per tutelare la salute dei consumatori e ridurre l’esposizione a sostanze chimiche dannose.