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Secondo quanto si legge in un articolo pubblicato su PLOS Medicine firmato da Lars Fadnes del Dipartimento di salute pubblica e cure primarie all’Università di Bergen in Norvegia e colleghi, la riduzione dell'assunzione di carne a favore di legumi, cereali integrali e noci potrebbe aggiungere un decennio all’aspettativa di vita.

Durante il vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite, tenutosi a settembre 2021, è emersa la necessità di pensare a soluzioni in grado di accelerare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs) entro il 2030. Secondo l’IDF-International Dairy Federation è fondamentale che il ruolo dei prodotti lattiero-caseari non venga dimenticato o sottovalutato nelle discussioni sui sistemi alimentari sostenibili, così come il loro contributo a diete sane e sostenibili. 

Una revisione sistematica della letteratura condotta dai ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) evidenzia che negli isolati di Salmonella enterica di origine animale sono presenti numerosi geni di resistenza ad antibiotici di importanza critica per la cura delle infezioni umane. In particolare sono stati individuati geni di resistenza ai chinoloni e ai fluorochinoloni, soprattutto nel pollame, seguiti da geni di resistenza ai β-lattamici e agli aminoglicosidi, presenti principalmente nei suini. Lo studio è stato pubblicato su Research in Veterinary Science.

Il settore della lavorazione di cereali e altre granaglie ha raggiunto un giro d’affare totale di 3,8 miliardi di euro, come risultato dell’andamento dei prezzi di vendita degli sfarinati e del buon andamento delle esportazioni. Crescono i prodotti realizzati con farine di altri cereali, in particolare quelle cosiddette ad alta digeribilità, con un ridotto contenuto di glutine. La tendenza di medio periodo è di incremento sia in assoluto che come incidenza sulla produzione, pur restando ben lontani dai valori che si registravano negli anni ’90. 

Il 75% degli italiani consuma frutta almeno una volta al giorno e spende in media annualmente circa 512 euro. L’Italia, nello specifico, è al primo posto in Europa per il consumo di frutta, considerata salutare e necessaria per una dieta equilibrata insieme alla verdura.

Studi sul trapianto fecale in topi germ-free hanno fornito informazioni chiave per comprendere il potenziale ruolo causale svolto dal microbiota intestinale in questo contesto, ci riferiscono Vania Patrone e la collega Maria Luisa Callegari. Sulla base di queste informazioni, è stato ipotizzato che la modulazione del microbiota intestinale potrebbe fornire un nuovo target per il trattamento dell’obesità.

L'alterazione dell'equilibrio tra microbiota intestinale e sistema immunitario molto spesso può contribuire allo sviluppo di numerose patologie infiammatorie, autoimmunitarie e allergiche.

Grazie al lavoro dei ricercatori italiani dell'Enea, arriva il glutine detossificato, che potrà essere assunto da celiaci e intolleranti senza nessun risvolto negativo sulla salute. 

Il meccanismo alla base della nuova etichetta per alimenti è penalizzante per molti prodotti italiani: contro il suo utilizzo, un coro di proteste che comprende piccoli produttori, cuochi e grande distribuzione.

Le preferenze dei consumatori vanno verso snack gustosi ma salutari e adatti alle nuove occasioni di consumo dettate dalla pandemia.

Da qualche tempo il fenomeno delle fake news sta impattando sul rapporto tra consumatori e aziende. Questo vale soprattutto per il settore alimentare, che figura tra quelli più colpiti sal fenomeno delle bufale.