Maurizio Bassani, con oltre 30 anni di esperienza nel food&beverage, assume ora la guida dell'azienda,  della quale fa parte dal 2013.

I risultati del Progetto TEMPRO “Effetti della temperatura di stoccaggio del latte crudo sulle caratteristiche di sicurezza e qualità del Provolone Valpadana DOP” saranno presentati il 27 maggio, ore 10, in un webinar organizzato da CREA - Centro di Ricerca Zootecnia e Acquacoltura (Lodi) e Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione (Roma) e finanziato il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Negli Stati Uniti c'è fiducia che presto si ritornerà ad organizzare pranzi e cene con parenti e amici; al Chicago Mercantile Exchange, infatti, i grandi protagonisti sono i futures sul formaggio.

Nonostante le difficoltà dovute al Covid, la domanda mondiale è cresciuta del 2%, soprattutto grazie alle importazioni da Cina e Sud-Est asiatico. In crescita il prezzo del latte.

La mozzarella ad alta umidità è un formaggio morbido e fresco, caratterizzato da una breve conservabilità, ma un processo di congelamento può essere efficace per migliorare la sua shelf life.

Se da un lato, dunque, la storia e la tradizione sono aspetti fondamentali dall’altro l’innovazione e l’investimento sulle moderne tecnologie sono fondamentali per conoscere il presente del Pecorino Toscano DOP. Proviamo a ripercorrere il processo produttivo tenendo presente di quelle che sono, oggi, le tecnologie utilizzate dai caseifici per trasformare il latte in Pecorino Toscano DOP.

Il Provolone appartiene al gruppo dei formaggi a pasta filata stagionati. Oggi il termine “Provolone” viene utilizzato per tre diverse tipologie di formaggi: due varietà tutelate dalla DOP (lo storico Provolone Valpadana e il più recente Provolone del Monaco) e quella maggiormente prodotta con denominazione generica Provolone.

Il Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna ha diffuso i buoni risultati del primo semestre dell’anno. Bene anche l’export che, nello stesso periodo, registra un aumento dell’8,4% grazie anche ai progetti di promozione all’estero.

Nomisma ha realizzato uno studio per conto di UNICEB, l’Unione Italiana della filiera della carne, che ha permesso di fare il punto sullo stato dell’arte di un comparto fondamentale e strategico dell’industria agroalimentare italiana.

Dopo i 3 anni della campagna “In Europa il rispetto della tradizione incontra quello dell’ambiente”, al via un nuovo programma triennale di informazione e promozione. Al centro della comunicazione promozionale del Consorzio cofinanziato dall’UE nei mercati di Italia, Francia e Germania ci sono ambiente, prodotto e persone.

In questo modo salgono a 186 i consorzi di tutela riconosciuti nel settore dell'agroalimentare che svolgono un ruolo strategico nella difesa delle denominazioni protette, nella lotta alla contraffazione e nella promozione delle eccellenze locali.